Anemia, la frutta che contiene ferro

Il ferro è fondamentale per il benessere del nostro organismo e una carenza di questo elemento può avere anche gravi effetti collaterali, cominciando dalla perdita dei capelli che è uno dei sintomi immediati della carenza di ferro nel sangue. Le situazioni più gravi, invece, si caratterizzano per gli episodi di anemia che sono molto più frequenti, per ovvi motivi, nelle donne che negli uomini.

Mediamente per un uomo il fabbisogno giornaliero di ferro si aggira intorno ai 10 mg, per una donna invece quasi il doppio, non meno di 18 mg. Nella fattispecie, inoltre, le donne in età fertile hanno bisogno di più ferro a causa delle perdite di sangue durante il ciclo mestruale. In generale l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che si può parlare di anemia nei seguenti casi: quando il valore dell’emoglobina è inferiore a 14 g/dl nell’uomo, ai 12 g/dl nella donna e agli 11 g/dl nella gestante.

In questi casi il medico, dopo accurate analisi prescrive delle vere e proprie cure a base di ferro e consiglia alla paziente di consumare cibi particolarmente ricchi di ferro come i legumi, i tuorli d’uovo, i mirtilli, la carne di cavallo (anche se molte di voi saranno restie all’idea di mangiarla) e la frutta secca. Anche la frutta fresca comunque è fondamentale durante una cura contro l’anemia, questo perché il ferro assunto da altri alimenti viene assorbito meglio se combinato con la vitamina C. Tra i frutti consigliati per chi ha problemi di anemia ci sono senza dubbio gli agrumi, i frutti di bosco, le fragole e i kiwi. Seguono a ruota albicocche, pesche, uva, cocco, ciliegie, fragole, banane, ananas, amarene, more, ribes, lamponi e fichi d’India. E ancora, il mango, la papaya e l’avocado.

Per quanto riguarda la frutta secca meglio non farsi mancare, ma senza esagerare, pistacchi, arachidi, noci, castagne, castagne secche, noci secche e anacardi.