Quando i denti del giudizio spuntano, il sintomo più evidente è il dolore diffuso, avvertito in corrispondenza della zona interessata, in fondo all’arcata dentale.
In un secondo momento, si può notare il gonfiore, provocato dall’infiammazione, che può essere accompagnato anche da disturbi generalizzati, come mal di testa o fastidi alla gola e al cavo orale.
A volte, i denti del giudizio sembrano spuntare e poi scomparire. In questi casi, il fastidio è sporadico e l’infiammazione isolata. E’ il dentista che comprende la situazione e decide che cosa fare di conseguenza. Il problema è, infatti, il dolore prolungato nel tempo e non altrimenti risolvibile se non con gli antinfiammatori.
Solitamente lo specialista prescrive anche una cura a base di antibiotici. Quando la situazione, invece, si ripete con frequenza e i sintomi non sono gestibili, si rende necessaria l’estrazione del dente del giudizio che sta creando problemi.
Il medico fa spesso delle radiografie o la così detta panoramica a seguito della quale vede come sono orientati i denti del giudizio.
C’è da dire che nell’uomo moderno questi denti sono per lo più “inutili” a causa dei cambiamenti della masticazione che è totalmente diversa dalle epoche antiche. L’intervento chirurgico, perciò, non solo è auspicabile ma anche risolutivo.
Si tratta di una estrazione con “taglio” delle gengive in quanto il dente è spesso nascosto. La situazione varia da caso a caso.
Spesso il post-operatorio è abbastanza fastidioso e si possono presentare sintomi come infiammazioni e gonfiori, dolori e febbre. Per sopportare meglio il dolore e contrastare l’infiammazione, lo specialista prescrive una cura analgesica a base di farmaci antibiotici. Utile anche il ghiaccio, per fare degli impacchi lenitivi sulla zona interessata.