Il sonno? Rischia di diventare un lusso per pochi. Soprattutto in base ai dati raccolti nel Global Sleep Survey 2025, riportati dal magazine GlobeNewsWire,secondo il quale una persona su 3 afferma di dormire in maniera regolare meno di quattro notti a settimana.Il sondaggio, che ha coinvolto oltre 30.000 persone in 12 nazioni, illustra come questi […]
Condotte sessuali disinibite e trasgressive, divertimento o patologia?
Stampa articoloAttualmente sempre più persone (sia uomini sia anche donne) manifestano apertamente un comportamento sessuale eccessivamente disinvolto e disinibito, condizione che i sessuologi americani definiscono “irresponsable sex”.
Le possibili ipotesi (sempre da accertare con visite specialistiche e esami clinici morati) considerano sia una eventuale malattia mentale (schizofrenia o importanti alterazioni del tono dell’umore) sia vari disturbi comportamentali, sia anche “disturbi della personalità”. Tra i vari disturbi comportamentali i clinici sono soliti classificare le condotte sessuali troppo disinvolte (eterosessualità, omosessualità, spesso anche promiscuità sessuale, senza precauzioni e senza limiti, comunque alla ricerca del rischio come fonte di piacere) all’interno dei cosiddetti “disturbi delle abitudini e degli impulsi” o, secondo l’American Psychiatric Association, “disturbi del controllo degli impulsi”.
Tale categoria diagnostica raggruppa un cluster di comportamenti dove la persona è incapace di resistere ad un impulso verso azioni persistentemente ripetute, anticipate da una sensazione di tensione, seguita da sollievo nel momento dell’atto, come ad esempio la cleptomania, la piromania, lo strapparsi i capelli, il gioco d’azzardo patologico, cui si può assimilare anche il comportamento sessuale troppo disinvolto ed irresponsabile (“Disturbi del controllo degli impulsi non altrimenti specificati”). Solitamente il clinico accorto di fronte a comportamenti di eccesso e devianti dal comune senso morale fa diagnosi differenziale verso neuropatologie dove è compromesso il funzionamento dei lobi frontali e fronto-temporali del cervello, come tra l’altro si riscontra spesso nei traumatizzati cranici encefalici anche lievi, frequentemente plurincidentati.
Tali persone, attualmente, sempre più frequenti che in passato, anche in altri ambiti della loro vita agiscono con comportamenti perseveranti, ottusi, imprevidenti, inaffidabili ed irresponsabili e presentano all’obiettività clinica i postumi cognitivi e comportamentali tipici del trauma cranico encefalico, per lo più conseguenza di incidenti stradali.
Infine vari disturbi, per altro importanti, della personalità portano le persone a ricercare emozioni rischiose (taken risk behavior) e agire trasgressivamente e inadeguatamente, per puro piacere personale, verso persone di sesso opposto, preferenzialmente se di colore o comunque ritenute, in un certo senso, inferiori. Sono queste psicopatologie del carattere, molto meno visibili di un disturbo mentale, che denotano soggetti apparentemente ineccepibili dal punto di vista formale e ad una conoscenza superficiale, ma con difficoltà significative nel gestire adeguatamente una relazione interpersonale paritetica, rispettosa ed empatica, con difficoltà di controllare i propri impulsi e con inadeguatezza effettiva che si manifesta particolarmente in agiti sessuali.
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