Lenti a contatto per bambini e adolescenti, tutto quello che bisogna sapere

di cinziaR


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Sempre più bambini e adolescenti sotto i 18 anni portano le lenti a contatto. Fisicamente, infatti, gli occhi di un bambino possono tollerare le lenti a contatto sin dalla nascita, tanto che anche alcuni neonati le usano a causa di una forma di cataratta congenita o di altre patologie dell’occhio in età infantile. Recenti studi condotti con i bambini di età compresa tra i 8 e i 11 anni che indossano le lenti a contatto usa e getta giornaliere hanno dimostrato che circa il 90% di loro non ha avuto problemi ad applicarle e toglierle senza l’assistenza dei genitori.

Che cosa è bene allora sapere sull’uso delle lenti a contatto da parte dei bambini e degli adolescenti?

I bambini che usano le lenti a contatto vanno educati correttamente al loro uso. Prima di tutto, i bambini hanno bisogno di frequenti promemoria per mantenere le lenti pulite e seguire buone pratiche di igiene; bisogna anche considerare che alcuni bambini potrebbero non essere pronti per assumersi la responsabilità di curare questo aspetto della loro vita. Tuttavia, se gestiscono bene l’uso quotidiano delle lenti a contatto, non c’è motivo di preoccuparsi.

C’è infatti da dire che i bambini e gli adolescenti pronti per indossare e usare le lenti a contatto non solo sono più motivati ad indossarle per evitare gli occhiali, ma hanno anche meno probabilità di avere occhi asciutti, una condizione che può causare, invece, problemi agli adulti.

Lenti a contatto e sport

Per i bambini che fanno sport, le lenti a contatto offrono una serie di vantaggi rispetto agli occhiali. Infatti, questi ultimi possono essere fastidiosi e pericolosi nell’attività fisica, a differenza delle lenti a contatto che, invece, hanno meno controindicazioni, fornendo al contempo altri vantaggi, tra cui una vista più aperta e libera e una maggiore agilità.

Quali lenti a contatto per bambini e adolescenti

Esistono due tipi di lenti a contatto: le morbide e le semi-rigide gas permeabili. In particolare, le lenti a contatto morbide sono composte da polimeri di plastica altamente porose e per questo trattengono alcune percentuali di acqua. Sono più grandi rispetto alle semi-rigide e poiché sono morbide avvolgono l’iride senza creare fastidio. Non si muovono nemmeno quando chi le indossa si tocca gli occhi oppure compie movimenti improvvisi e, proprio per questo motivo, sono più adatte ai bambini e in particolare a chi fa attività sportiva.

Le lenti semi-rigide sono realizzate totalmente in plastica e non assorbono acqua. Più piccole rispetto alle morbide, si spostano più facilmente con i movimenti dell’occhio e possono quindi andare fuori posto. Per questa ragione risultano meno adatte per i bambini.

Linee generali per l’uso delle lenti a contatto nei bambini e negli adolescenti

Anche se, come abbiamo visto, fisiologicamente, i bambini possono portare da subito le lenti a contatto, è importante il grado di maturità del bambino o dell’adolescente nell’uso di questo strumento, in quanto le lenti a contatto richiedono una igiene particolare, come ad esempio ricordare di toglierle la notte e usare sempre la soluzione fisiologica.

Verso i 12-13 anni, sia maschi sia femmine, hanno già la motivazione e la maturità sufficiente per usare questo oggetto sanitario con l’accortezza dovuta. Ci sono però casi di bambini già molto miopi a 8-9 anni e in questo caso l’occhiale non sempre viene accettato bene: di conseguenza un bambino molto deciso e motivato può essere in grado di occuparsi in modo corretto delle lenti a contatto, anche se è sempre consigliabile la presenza dell’adulto durante le fasi dell’igiene e nel posizionamento delle lenti a contatto con bambini più piccoli.

Ricordatevi che, anche in questi casi, l’educazione è tutto!

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