Cos’è Messenger Kids e perchè gli esperti lo ritengono pericoloso?

di cinziaR
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Da qualche tempo circola tra i genitori un certo allarmismo riguardo a Messenger Kids e alla sua presunta pericolosità. Si tratta di allarmismo veramente fondato? Questa app di “chiacchiere” pensata proprio per bambini e ragazzi è davvero pericolosa? Facciamo un po’ di chiarezza su cos’è Messenger Kids e perchè gli esperti lo ritengono pericoloso.

Messenger Kids è la app di messaggistica di Facebook simile al normale Messenger, ma pensata per bambini al di sotto di 13 anni. Su Messenger Kids ci si possono scambiare battute, foto, selfie e gif. Dopo aver creato il proprio account (… e già questo spaventa), bambini e ragazzi possono iniziare a chattare tra loro, ma per ogni invio e ricezione dovranno chiedere l’autorizzazione ad un terzo utente adulto ossia il genitore.

Tramite quest’ultima operazione, i bambini dovrebbero essere monitorati su ciò che scrivono e inviano e salvaguardati rigurdo a ciò che ricevono e da eventuali “adescaggi” da parte di malintenzionati. Inoltre, a differenza di molte chat già funzionanti, non esistono su Messenger Kids i “feed”, come ad esempio il like o spunte di visualizzazione varie.

Così descritto, Messenger Kids sembra un’app sicura. Ma lo è veramente? Come influisce davvero questo strumento sulla mente dei più piccoli?

Gli esperti sono unanimi nell’affermare che questa app è nociva e perciò si sono uniti tutti a sostegno di una campagna contro l’uso e l’abuso di internet per i bambini, contro la pericolosità della pubblicità (Campaign for Commercial-Free Childwood, ossia Campagna per un’infanzia senza pubblicità) e per la sospensione di questa chat, Messenger Kids, da internet.

Perchè gli esperti ritengono pericoloso Messenger Kids?

Sono tantissimi i medici, i pediatri e gli esperti di salute mentale uniti nella sottoscrizione di una lettera a Mark Zuckerberg in cui si chiede la sospensione di Messenger Kids da Facebook.

Citando le parole degli esperti nella lettera “All’età di 6 anni un bambino potrebbe non distinguere la realtà dalla fantasia. È il periodo in cui l’immaginazione è massima, si comincia a leggere e non si possono cogliere le sfumature della comunicazione scritta“.

I bambini che utilizzano Messenger Kids, infatti, si trovano in un’età di estrema vulnerabilità, la fase della crescita in cui si sviluppa la fantasia, e in cui sarebbe meglio incentivare la fantasia e i giochi che la sviluppino positivamente, incanalandola verso una sana creatività. La curiosità dei bambini deve divenire propulsiva, per accrescere le loro conoscenze attraverso la lettura e lo studio di materiali adatti alla loro età.

Per questi ed altri motivi, Messenger Kids sarebbe uno strumento che “ruba l’attenzione” preziosa dei bambini, dirigendola verso temi e attività poco o per nulla costruttivi.

Ancora aggiungono gli esperti: “I bambini non sono preparati alle relazioni online, che spesso portano a incomprensioni e conflitti anche negli utenti più maturi e non capiscono i concetti di privacy e appropriatezza di testi, foto e video condivisi”.

A sostegno di questa tesi, inoltre, vengono anche citati dagli oppositori di Messenger Kids gli alti e preoccupanti tassi di depressione tra i teenager, nonché i dati riguardanti una peggiore salute fisica dei bimbi che trascorrono più ore davanti allo schermo.

Come si è difeso Facebook? Mark Zuckerberg si è difeso sostenendo che Messenger Kids è stata sviluppato chiedendo il parere di esperti di salute e genitori. Il suo uso è pensato per far restare in contatto i bambini con persone lontane e anche con i genitori.

E’ innegabile però, che internet, con la sua pubblicità pressante, i suoi contenuti sempre più “fuori controllo” e un’interazione con gli altri utenti che diventa sempre più distaccata e anaffettiva, è via via più difficili da gestire sia per gli adulti sia per i bambini.

Quindi, prima di prendere a cuor leggero l’iscrizione a Messenger Kids, riflettiamo: è davvero così innocua questa chat per un bambino?

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