A che età dare il primo cellulare ai bambini?

di cinziaR


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Dare il primo cellulare ai bambini sta diventando una questione di Stato, e non a caso! Sull’argomento si sono espressi praticamente tutti: dai pediatri ai neuropsichiatri, agli psicologi e ai pedagogisti. Perchè? Vediamo di scoprirlo!

Il fulcro del problema “primo cellulare ai bambini” riguarda principalmente l’età giusta per avere un cellulare, dal momento che, e su questo non si discute, tutti i bambini ne avranno uno prima o poi e lo chiedono spesso in maniera ossessiva.

Ma a che età i bambini possono avere il cellulare e perchè? E quali sono i danni causati dal cellulare sui bambini? La scienza, in merito ha parlato chiaro: i cellulari e gli smartphone possano provocare danni ai bambini ed è per tale motivo che l’età per dare il primo cellulare ai bambini assume molta importanza per genitori ed educatori.

Il bambino, infatti, come noto, è come una spugna che non riesce a filtrare nessuno degli stimoli ricevuti dall’esterno: li assorbe e basta, buoni o cattivi che siano. Questa caratteristica psico-cognitiva dei bambini era stata già messa in evidenza in merito ad un problema simile a quello del primo cellulare ai bambini, ossia quello sulla quantità e qualità di TV da fare vedere ai bambini.

Con l’arrivo degli smartphone il problema è diventato ben più serio perchè si è visto come l’uso del cellulare entro una certa età possa provocare danni permanenti nella percezione e nel ragionamento, nonché nell’aattenzione e nell’apprendimento.

Qual è, dunque, l’età limite per dare un cellulare ad un bambino? Gli esperti l’hanno fissata a 10 anni, naturalmente con tutti i filtri di parental control annessi e connessi.

Ma – direte voi – mio figlio lo vorrebbe già a 7 anni! E di fatto lo sa usare da quando ne aveva 3! Sappiate che non gli state facendo un favore. Non lo state facendo al suo cervello, alle sue emozioni, alla sua creatività.

A dirlo non siamo noi ma, come dicevamo prima, i Pediatri della SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) che, riuniti in convegno già qualche hanno fa, hanno parlato chiaro in tal proposito. Ha detto Maria Grazia Sapia, pediatra esperta di questioni ambientali: “Dobbiamo creare linee guida per limitare il più possibile l’uso dei telefonini ai bambini, evitandone totalmente l’uso prima dei 10 anni e limitandone l’uso dopo tale età“.

Ed ha aggiunto Giuseppe Di Mauro, presidente della SIPPS: “I bambini dovrebbero trascorrere gran parte del proprio tempo all’aria aperta. Non conosciamo tutte le conseguenze legate all’uso dei cellulari, ma da un utilizzo eccessivo potrebbero scaturire una perdita di concentrazione e di memoria, oltre a una minore capacità di apprendimento e un aumento dell’aggressività e di disturbi del sonno. Ritengo che i bambini non debbano usare il telefono cellulare o, se proprio i genitori non possono fare a meno di dare ai propri figli quest’oggetto, mi auguro che venga utilizzato per pochissimo tempo; sono numerosi i ragazzi che, pur stando uno vicino all’altro, non si parlano ma continuano a tenere lo sguardo fisso sul telefonino. Se non mettiamo un freno a questa invasione dei cellulari tra i nostri piccoli, le nuove generazioni andranno sempre più verso l’isolamento“.

Come fare a limitare le richieste di cellulari da parte dei nostri figli, che sembrano non poter vivere senza questo strumento? La strategia non è facile, ma avere coscienza del fatto che sia meglio averne una risulta praticamente indispensabile.

Certo è che se noi adulti per primi non facciamo altro che “smanettare” con uno smartphone sin dall’allattamento di nostro figlio, che cosa pretendiamo dai nostri bambini? Sarà difficile che loro attendano i 10 anni per averne uno!

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