Piercing: come sceglierlo e come curarlo

di Alice Marchese


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I piercing sono accessori amati da tutte le generazioni. Nonostante esteticamente siano particolarmente apprezzati, chi decide di farne uno ha comunque il timore del dolore o di un’eventuale infezione. Ma come sempre tutto è estremamente soggettivo e lo sono anche i tempi di cicatrizzazione. La prima scelta, oltre il punto preciso dove fare il piercing, deve essere il piercer esperto. Questo saprà valutare al meglio la vostra situazione. Ma come sceglierlo e come curarlo? Scopriamolo insieme!

Come sceglierlo

Ovviamente il piercer saprà indicarvi qual è quello giusto per voi. Ad esempio il piercing all’ombelico dipenderà dalla vostra conformazione. Si può optare per un anti-Navel piercing. In questo caso si fora verticalmente la zona sotto l’ombelico. I primi giorni sono i più difficili, ma con la giusta cura tutto andrà per il meglio. Va pulito regolarmente con soluzione fisiologica (dopo essersi lavate accuratamente le mani) e, se si tratta di un body piercing, lavato con un sapone antibatterico. Ovviamente è opportuno consultare un medico qualora la situazione dovesse peggiorare.

Leggi anche: Piercing, quali sono i rischi e i pericoli?

Nomi

  • Lobo: è la zona più comunemente forata, anche in età infantile.
  • Lobo allargato: consiste nell’inserire un dilatatore nella zona del lobo.
  • Trago: fatto nel piccolo pezzo di cartilagine che si trova davanti all’apertura del condotto uditivo.
  • Anti-trago: viene fatto su un tratto di cartilagine adiacente al trago, nel punto dove si incontrano lobo e cartilagine.
  • Daith: viene fatto in quella parte di cartilagine sopra il trago chiamata radice dell’elice.
  • Conch o conchiglia: piercing fatto forando il padiglione auricolare.
  • Rook o torre: si fa sulla parte di cartilagine che si trova sopra la radice dell’elice, e può essere fatto solo da coloro che hanno una certa conformazione dell’orecchio.
  • Helix o elica: si fa nella parte cartilaginea che costituisce la parte superiore dell’orecchio.
  • Industrial: si fa nella parte superiore dell’orecchio, facendo due fori nella cartilagine e applicando una barra per unirli.
  • Il Nostril alla narice
  • Septum nel setto nasale

Lingua

Il piercing alla lingua viene comunemente definito Tongue.

  • Sulla bocca invece, sono diverse le tipologie di fori richieste, anche in posizioni piuttosto delicate.
  • Le principali sono:
  • Lower fraenum o Smily: piercing al frenulo della lingua superiore.
  • Frowny o Anti-smily: foro al frenulo alla lingua inferiore.
  • Labret: piercing fatto a destra o a sinistra del labbro inferiore.
  • Spider bite: il cosiddetto morso del ragno, è costituito da una serie di labret messi l’uno di fianco all’altro.
  • Central labret: fatto al centro del labbro inferiore.
  • Monroe o Madonna: fatto a destra o a sinistra del labbro superiore.
  • Medusa: il piercing fatto al centro del labbro superiore.
  • Angel bite: è costituito da due piercing fatti alle estremità del labbro superiore.
  • Snake bite: è formato da due piercing all’estremità del labbro inferiore.
  • Dahila bite: due piercing posti agli angoli della bocca.

Leggi anche: Come usare il journaling per il proprio benessere

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