Negli ultimi anni è sempre più diffuso il digiuno intermittente, una pratica amata per la sua capacità di far perdere velocemente peso. Recenti studi hanno evidenziato, però, alcuni rischi legati alla pratica del digiuno intermittente, scuotendo le fondamenta delle convinzioni precedenti. Un gruppo di scienziati ha individuato un netto aumento del rischio di mortalità per […]
Piercing, quali sono i rischi e i pericoli?
Il piercing (o body piercing) è molto diffuso come ornamento prettamente estetico. Chi si fa un piercing, sceglie la zona del proprio corpo forandosela per introdurre orecchini o oggetti in metallo.
Dove si può fare un piercing?
La scelta ricade unicamente su chi vuole farsi un piercing e può decidere più o meno qualsiasi zona. Quelle più comuni sono:
- sopracciglia,
- naso (nostril, septum e bridge),
- lingua,
- labbra,
- ombelico,
- capezzoli,
- genitali
- nell’uomo glande, prepuzio e scroto,
- nella donna piccole e grandi labbra, prepuzio clitorideo e Monte di Venere.
Dal momento che stiamo parlando di un corpo estraneo, è fondamentale documentarsi prima. Fare un piercing può essere anche rischioso. Con l’adeguata informazione e il tatuatore esperto, il gioco è fatto. Un aspetto importantissimo è affidarsi a qualcuno che abbia un ambiente pulito e che sia un professionista. Ovviamente da non fare mai da soli a meno che voi non sappiate cosa state facendo.
Come si fa un piercing?
Per i normali buchi nei lobi delle orecchie viene usata una pistola usa e getta sterile, che spara l’orecchino nel lobo. Per le altre parti del corpo si pratica un foro nella pelle con un ago cannula, dopodiché l’operatore procede all’inserimento del gioiello o dell’orecchino. Di norma la foratura avviene senza bisogno di anestesia.
Cosa deve fare il piercer
Chi vi fa il piercing dovrebbe:
- lavarsi le mani con un sapone germicida prima di iniziare,
- indossare guanti sterili usa e getta (da aprire di fronte al cliente),
- usare strumenti usa e getta sterili,
- usare un ago nuovo.
Pistole: quali sono i rischi
Quelle sicure solo se usa e getta, o se dotate di ricariche usa e getta sterili, in modo che le parti che vengono a contatto con il cliente siano perfettamente sterili e mai utilizzate. Da evitare i negozi che fanno i piercing con una pistola riutilizzabile.
Valutare preventivamente con il proprio medico l’opportunità di procedere al piercing nel caso di:
- diabete,
- sistema immunitario indebolito (da HIV, chemioterapia, terapie cortisoniche, …),
- cardiopatie (soprattutto valvolari),
- assunzione di anticoagulanti e/o antiaggreganti,
- tendenza alla formazione di cheloidi.
- La pratica è infine assolutamente controindicata in gravidanza.
Infezione
L’infezione batterica è sicuramente la complicazione più comune legata ai piercing ed è caratterizzata dalla presenza attorno al foro di
- gonfiore,
- calore,
- rossore,
- dolore,
- eventuale presenza di pus (liquido giallastro e maleodorante).
Nei casi più gravi, se l’infezione viene trascurata, può trasformarsi in ascesso e richiedere un drenaggio chirurgico, con il rischio di fastidiose ed antiestetiche cicatrici.
Altri rischi da tenere in considerazione
Anche se l’infezione è quello più comune, ma non è l’unico.
- sanguinamento, che può verificarsi soprattutto nelle aree corporee particolarmente irrorate di sangue come la lingua,
- gonfiore della pelle attorno al foro,
- cicatrici (i soggetti con tendenza alla formazione di cheloidi dovrebbero astenersi dalla pratica),
- reazioni allergiche (alcuni gioielli soprattutto quelli fatti di nickel, possono causare reazioni allergiche),
- ferite o traumi (il gioiello del piercing può rimanere impigliato e lacerare accidentalmente la pelle, in questo caso possono essere necessari i punti di sutura o l’intervento chirurgico).
Lascia un commento