Sabrina Impacciatore: “Quella volta che rifiutai Depardieu…oggi Hollywood è il mio posto”

di Redazione


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“Non ho difese, non riesco a proteggermi, anche nella vita. Sono innocente, istintiva, egocentrica ma pronta a mettermi nell’ombra in un secondo. E pago un prezzo alto, vibro di ogni cosa. Sono una samurai”. Si è raccontata a cuore aperto Sabrina Impacciatore, 55 anni, in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera nella quale ha ripercorso la sua vita sino alla celebrità negli States.

La vita a Los Angeles

L’attrice romana recita tra i protagonisti della seconda stagione della serie tv americana “The White Lotus” e ora vive a Los Angeles. “È un posto senza eros – dice – e io ne sono sempre a caccia. Ma non avevo mai incontrato persone così meravigliose. Le feste sono solo occasioni di lavoro.

Ho incontrato per caso Michelle Pfeiffer, il mio mito Laura Dern, Anne Hathaway, Ana de Armas. Tutte a dirmi: Sabrina, we love you”.

L’infanzia gli ‘inizi’ da attrice

Dell’infanzia vissuta al Prenestino e poi all’Eur, ricorda che vedeva poco il padre, dirigente e azionista della Bosch, responsabile della filiale di elettrodomestici in Sardegna. La madre, invece, era impiegata statale al ministero delle Finanze.

La prima recita a 8 anni, in casa, in occasione del Natale, con un velo azzurro sulla testa: “Lo ricordo come un momento epifanico, sentivo l’aura, la potenza. Credevo di essere la Madonna! È come se in quel momento, così bambina, mi fossi detta: questa sarà la tua vita. Più tardi in uno sketch casalingo interpretai un idraulico”.

E ancora: “Facevo anche Tarzan e sua moglie, e la Perla di Labuan. Ma il pezzo forte era l’idraulico che seduceva un’amica. Ero matta già da ragazzina. A 16 anni a scuola mi offrii volontaria in una compagnia teatrale. Debuttai in un teatro di Trastevere facendo sei personaggi”.

I punti di forza

Sabrina Impacciatore ha saputo trasformare i suoi ‘difetti’ in punti di forza, a partire dal naso: “La gobba mi spuntò a 12 anni e non ho mai smesso di piangere fino ai 18, quando in una notte ebbi un incubo. Mi toglievano le bende dopo l’operazione chirurgica e urlavo: chi sei tu? Non mi riconoscevo più. Da lì ho cominciato a prendermi in giro sui miei difetti, il naso, l’altezza. Mamma mi diceva che Bridget Jones l’avevo inventata io”.

Gli incontri e Carmelo Bene

Tanti gli incontri avuti nel corso della sua vita. A cominciare da Gianni Boncompagni e Carmelo Bene sino a Gabriele Muccino. E poi, quel desiderio da sempre coltivato di diventare attrice: “Non è stata una passeggiata. Gli inizi da attrice sono stati talmente scoraggianti che mi dicevano che non avrei mai fatto questo lavoro. Alla scuola di recitazione di Cosimo Cinieri un giorno venne un gigante, Carmelo Bene. Dopo la lezione mi convocò a casa sua. Sembrava la casa di Gabriele D’Annunzio, drappeggi barocchi, ninnoli ovunque, tende di velluto, scura, senza luce. Mi aprì il maggiordomo: il maestro sta arrivando. Mi bombardò di domande. Arrivarono altre ragazze e mi fece restare. Cercava la partner per uno spettacolo su Don Chisciotte”.

Il gigante del teatro le chiese se era pronta a rinunciare alla sua vita per dedicarsi totalmente alla recitazione. Sabrina Impacciatore rinunciò: “Rinunciai perché papà ebbe due infarti. Aveva aperto cinque negozi, se ne dovettero chiudere tre. Ci fu una grave crisi economica in famiglia”.

Gerard Depardieu e il rifiuto dell’attrice

L’attrice si lascia andare anche a qualche ‘confessione’, raccontando del suo incontro con Gerard Depardieu sul set di Concorrenza sleale di Ettore Scola: “Ero agitata, non dormivo la notte, prendevo il Lexotan. Depardieu mi disse nel suo italiano francesizzato perché prendi la pillùla, tu la sera prima di dormire accarezzati le cosce e pensa a me. In realtà andò oltre. Si prese una cotta per me, Scola cercò di proteggermi. Mi sentivo come una bistecca davanti a un rottweiler. Ero in soggezione, oggi vorrei essere mangiata da lui”.

“Delusioni che mi hanno spezzato il cuore”

Sabrina Impacciatore non esita a parlare anche delle invidie nel mondo del cinema: “Ho avuto delle delusioni che mi hanno spezzato il cuore, colleghe che consideravo amiche mi hanno trafitto, ma ho avuto anche tanti messaggi belli da persone che non immaginavo, anche da gente di cinema, a cominciare da Claudia Gerini che per me è una sorella”.

“Hollywood è il mio posto”

Insomma, la bambina che si sentiva un brutto anatroccolo è cresciuta e ha fatto tanta strada e gavetta. Adesso è arrivato per lei un periodo di grandi soddisfazioni, e si gode il meritato successo.

“Io mi sono sempre sentita protagonista, mai comprimaria. Quando vado alle feste di Hollywood una parte di me è incredula, un’altra parte mi dice che quello è il mio posto”.

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