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Nicoletta Romanoff e il ricordo del fratello morto a 21 anni: “Era il mio scudo”
Stampa articoloOspite della puntata di oggi, mercoledì 4 giugno 2025 a “La Volta Buona” su Rai 1, Nicoletta Romanoff ha emozionato il pubblico e la conduttrice Caterina Balivo con un racconto profondo e toccante.
Attrice affermata, mamma di quattro figli e ora anche autrice, Romanoff ha presentato il suo nuovo libro “Come il tralcio alla vite”, condividendo un percorso intimo fatto di dolore, fede e rinascita.
Il lutto che ha segnato la sua adolescenza
Il racconto di Nicoletta parte da un momento di gioia che si è trasformato in tragedia. Era il periodo dei preparativi per il suo diciottesimo compleanno, una festa con 300 invitati da tutta Europa, che però non ci sarebbe mai stata.
“Quella mattina siamo andati a un funerale. Mio fratello non venne. Durante l’eucaristia sentimmo un urlo: era mia madre. Mio fratello aveva deciso di lasciare questa vita”, ha raccontato con voce rotta dall’emozione.

La perdita del fratello, morto suicida nel 1997 a soli 21 anni, fu per lei devastante, cambiando per sempre il corso della sua esistenza. “Per me era un lusso piangere. Ho dovuto aiutare tutti, ma dentro ero distrutta. Ho pianto solo anni dopo”, ha detto. E ancora oggi, parlando del fratello, lo descrive come “il mio scudo, lo è ancora, solo da un altro luogo”.
La fede come ancora di salvezza
Il libro nasce da un intreccio di coincidenze che l’attrice definisce “dioincidenze”. Dopo aver lavorato a un copione sull’attentato a Giovanni Paolo II, proprio il 13 maggio – giorno dell’attentato ma anche dell’apparizione della Madonna di Fatima – la casa editrice la contatta per scrivere del suo percorso di fede. “Non potevo ignorare quel segno”, ha detto.
La fede, inizialmente confusa, è diventata col tempo una forza silenziosa e costante: “Oggi posso dire che è stata Dio a darmi la forza, anche se allora non era chiaro”.
L’amore, la maternità e il miracolo di Anna
A soli vent’anni, Nicoletta diventa mamma a Parigi. Un’esperienza travolgente: “Ero impreparata”, confessa. Ma la sua carriera non si ferma. Anzi, decolla proprio grazie all’incontro con Gabriele Muccino, di cui diventa musa: “Gli dissi che ero solo una studentessa appassionata di teatro, il resto lo omisi”, ha raccontato con ironia.
Oggi è madre di quattro figli. L’ultima arrivata, Anna, è definita un miracolo. Frutto dell’amore con il marito Federico, la sua nascita ha completato un percorso iniziato da giovanissima.
Le nozze a sorpresa a Bolgheri nel 2019 sono state un altro momento indimenticabile: “Quando ho tolto la benda e ho visto la mia famiglia e tutti i miei amici, sono scoppiata in lacrime. Lui mi ha detto: ‘Sposami’. Dopo la nascita dei miei figli, è stato il giorno più bello della mia vita”.
Quella di Nicoletta Romanoff è una storia fatta di momenti difficili e scelte coraggiose. Tra dolore, fede e famiglia, ha trovato il suo modo per andare avanti. Una storia personale che fa riflettere e arriva dritta al cuore.