Giancarlo Magalli
Mentre i palinsesti televisivi vengono stravolti e su giornali e portali web continua a impazzare il caso Barbara D’Urso, c’è chi come Giancarlo Magalli non rinuncia a dire la sua sull’allontanamento della nota conduttrice dalle reti Mediaset.
Il celebre presentatore RAI non ha risparmiato dure critiche nei confronti dell’ex conduttrice di Pomeriggio 5 e del tipo di televisione da lei rappresentata.
In una lunga intervista al “Messaggero”, Magalli si è raccontato a cuore aperto, esprimendosi anche su Barbara D’Urso, sostituita in fretta e furia da Myrta Merlino con toni molto aspri.
“Quello che faceva lei – ha dichiarato il presentatore de “I fatti Vostri”- era il monumento al trash. Un modo di fare tv non dico brutto o sbagliato, ma estremamente ruffiano, con una grande dose di insincerità. Per sembrare amica del pubblico, con il cuore, esagerava ogni cosa. A me non è mai piaciuta”.
Magalli ha poi raccontato un episodio risalente al 2003, quando la D’Urso gli tolse il saluto per non averla inserita nella giuria de “La grande occasione”. “Era un programma dedicato agli imprenditori. Che c’entrava?”, ha commentato.
Magalli, che lo scorso 5 luglio ha festeggiato i suoi 76 anni, tornerà fra qualche settimana a Spoleto per recitare in “Don Matteo 14” insieme a Raoul Bova. Il presentatore era ricomparso in tv, dopo mesi di assenza, a gennaio 2023 e a “Verissimo”, ai microfoni di Silvia Toffanin, aveva raccontato la sua lotta contro il linfoma alla milza, da cui è per fortuna guarito.
Oggi Magalli non sembra, però, comparire nei palinsesti Rai e per uno strano scherzo del destino potrebbe fare la stessa fine di Barbara D’Urso.
“Se vogliamo parlare di riconoscenza, quella non esiste. Meno che mai in Rai, che non essendo identificabile in una persona, una coscienza non ce l’ha proprio. Ha solo dirigenti che cambiano ogni due-tre anni. Mi avevano promesso una telefonata sia Angelo Mellone, che adesso guida il Day Time, sia il direttore generale Giampaolo Rossi, ma finora non li ho sentiti. Non è un problema: lavoro con la Rai dal 1964, senza mai una raccomandazione e ho e ho avuto buoni rapporti con tutti i manager, da Milano a Fuscagni, da Giordani a Voglino e via elencando. Tutti tranne Del Noce e Saccà, ovviamente”, ha concluso Magalli.
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