Natale 2022, come affrontarlo (anche) se non amate l’atmosfera natalizia

di Manuela Zanni


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Non per tutti vale il detto “Buon Natale”. C’è chi, infatti,  all’avvicinarsi delle festività non solo non mostra di essere felice bensì, al contrario,  reagisce con fastidio o con rabbia, rifiutando  di impegnarsi nei preparativi e ancora meno nella corsa ai regali. Scopriamo, di seguito, come affrontare questo periodo non facile per tutti nel migliore dei modi.

Perché alcuni “odiano” il Natale?

Poiché Natale è indubbiamente un periodo impegnativo, che ci induce a fare bilanci non sempre soddisfacenti, a  dicembre è normale  avere momenti di sconforto. Per molti il Natale, infatti,  è un momento di malinconia, che a volte si esprime attraverso la rabbia. Un disagio diffuso, che può manifestarsi in modo diverso secondo il carattere delle persone.

Stress Natale

Stress Natale

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Il Natale è un’attivazione emotiva

Il Natale rappresenta, inoltre,  un’occasione di “attivazione” dal punto di vista emotivo: tristezza e rabbia possono essere modi diversi di esprimere un identico disagio. Molti temono che mostrarsi tristi li faccia giudicare deboli, mentre la rabbia è più accettata socialmente.

Il Natale da bambini segna come lo vivremo da adulti

In ogni caso è un disagio che nasce da lontano: il modo in cui abbiamo – o non abbiamo – celebrato il Natale da bambini condiziona il nostro vissuto di adulti. Chi non ricorda dei Natali felici può trovarsi in difficoltà soprattutto  particolarmente oggi che i media e soprattutto i social ci bombardano con immagini di famiglie felici e incontri gioiosi,  che sono vere solo a metà, ma possono creare aspettative eccessive destinate poi a generare frustrazione in chi sa di non avere la famiglia perfetta, o vive un momento negativo.  E durante quella che a tutti gli effetti è la festa della famiglia Il dolore per chi non c’è più può farsi più acuto. Particolarmente in questo momento pensare ai Natali del passato vuol dire anche fare i conti con il lutto, con la consapevolezza delle ferite che molti hanno subito e che non si sono mai sanate.

Natale vuol dire bilanci

In genere poi le festività ci inducono a fare bilanci anche perché in questi giorni siamo costretti a cambiare ritmo perché Natale ci porta a stravolgere tutto all’improvviso.  Così ci troviamo a correre come matti per far fronte a impegni inderogabili – pranzi da preparare, regali da comprare, parenti o amici da incontrare – senza poter disporre del nostro tempo, o al contrario ad affrontare il tempo libero e la compagnia dei nostri pensieri.

L’ansia da prestazione

Senza dimenticare l’ansia da prestazione legata agli impegni da assolvere, e anche alle spese da affrontare. Molti pensano che per manifestare il proprio affetto sia indispensabile fare regali costosi che non tutti si possono permettere. Sarebbe importante, invece,  spiegare anche con i più piccoli che il significato di un dono va oltre il suo valore economico. E’ importante ricordare che anche il tempo dedicato ai nostri cari è un regalo. Il consiglio dunque è di fare qualcosa insieme, puntare sulla socialità e magari sfruttare i riti sempre più pubblicizzati e spesso causa a loro volta di impegno e stress  come i calendari dell’Avvento  per trasmettere messaggi legati alla gentilezza e al vero spirito delle feste.

Natale malinconia

Natale malinconia

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Fate ciò che vi fa stare bene anche essere malinconici

Idealmente il Natale dovrebbe essere un momento per stare bene con sé stessi e dedicarsi alle attività che ci piacciono, alternando gli impegni irrinunciabili con attività gradevoli e rilassanti. Certo non sempre è possibile ma non dobbiamo sentirci in colpa se non siamo al massimo. La malinconia è perfettamente legittima, a meno che non sia così profonda da bloccarci, si può anche essere tristi con un sorriso.  Il segreto è  imparare a convivere con le nostre emozioni, anche quelle che ci fanno stare male.

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