[dcgallery code=’fotogallery.donnaclick.it_post_330815′]Il pizzo macramè è una antica tecnica di “annodatura” importata sulle coste liguri dalle popolazioni arabe. Anticamente questo sistema di nodi era più che altro legato alla navigazione, ma con il tempo le donne lo tramutarono in un prezioso ricamo, il macramè, divenuto famoso in tutto il mondo. Ma come si realizza un oggetto di pizzo macramè?
[prodotti_amazon]
[amazon] 10 rocchetti di macramè [/amazon]
[amazon] Micro macramè, la guida [/amazon]
[amazon] Bijioux in macramè, la guida [/amazon]
[/prodotti_amazon]
Il macramè si lavora con le dita e non servono nè tecniche di ricamo nè altri strumenti. E’ anche vero che imparando le varie tecniche si può poi usare anche l’uncinetto, il tombolo, l’ago e il filo. Tuttavia, le uniche cose che bisogna avere per fare il pizzo macramè sono:
Il macramè si lavora appoggiandosi ad una base sulla quale viene fermato il nodo attraverso degli spilli.
Attenzione: tirate bene il filo finché non si crea un nodo equilibrato. Il lavoro di intreccio del macramè procede nello stesso modo, partendo però con il filo di destra come protagonista.
Determinante è la lunghezza del filo con il quale si inizierà il progetto: bisogna fare attenzione che la lunghezza dei vari cordoncini usati sia sempre almeno 5 volte quella del progetto finale che vogliamo ottenere. All’inizio è facile fare questi errori di valutazione per ritrovarsi poi a dover buttare un lavoro per non aver tenuto conto di questo dettaglio!
Esistono diversi nodi per fare il macramè e piano piano, seguendo un corso di macramè da livello base a quello avanzato si può imparare a fare ognuno di questi nodi:
Buon divertimento con il macramè!