Come si cura l’erica in vaso per un tocco di colore anche in inverno

di Claudia Scorza


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Nei mesi più freddi l’erica, nota anche come calluna vulgaris e appartenente alla famiglia delle ericaceae, è la pianta perfetta per ravvivare balconi, davanzali e giardini con un tocco di colore davvero unico.

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Sembra che questa pianta fosse molto amata dalle streghe e considerata nell’antichità una pianta magica, e per questo utilizzata per costruire le scope da impiegare per la pulizia dei templi degli Dei. Ancora oggi molti considerano l’erica una pianta purificatrice, in grado di purificare dalle energie negative gli ambienti in cui viene piantata.

Il significato dell’erica nel linguaggio dei fiori e delle piante è mutato nel corso dei secoli, a seconda dei diversi colori dei suoi fiori: l’erica con i fiori bianchi, ad esempio, simboleggia ancora oggi il sentimento della solitudine, l’erica di colore rosa, invece, è simbolo di speranza, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione di sogni e desideri.

In fitoterapia e secondo la medicina naturale, l’erica è una pianta con numerose proprietà benefiche: dall’azione diuretica a quella antireumatica, dalle proprietà antisettiche a quelle astringenti e antinfiammatorie, passando per il trattamento di infiammazioni delle vie urinarie, come cistiti, uretriti e litiasi uratica, e per le capacità sedative.

La pianta dell’erica ama le temperature rigide e risulta quindi la soluzione ideale durante l’autunno e l’inverno. Uno dei suoi vantaggi è quello di poter essere coltivata piuttosto facilmente in giardino o sul balcone, scegliendo una zona all’aperto, fresca e ben ventilata. Può essere utilizzata per tappezzare delle aree del giardino un po’ spoglie o può essere coltivata anche in vaso, avendo cura di non farle subire dei ristagni d’acqua a cui è decisamente allergica.

Come si cura l’erica in vaso? In modo semplice, iniziando dalla scelta del terriccio, che deve essere con PH acido. È altrettanto importante assicurare alla pianta un drenaggio ottimale, inserendo sul fondo del vaso un po’ di argilla espansa oppure mischiando al terreno dei sassolini.

L’annaffiatura dell’erica deve essere costante per mantenere il terreno di coltivazione umido ma non troppo bagnato, poiché le piante di erica temono l’umidità. Il consiglio è quello di somministrare acqua distillata o, ancora meglio, acqua piovana in quanto le eriche non tollerano il calcare.

Con il giusto equilibrio idrico, l’erica ha una fioritura abbondante ed è capace di vivere anche diversi anni. Terminata la fioritura, è sufficiente potare le piante eliminando la parte dei fusti con i fiori appassiti e riparare l’erica in estate dalla luce diretta del sole.

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