Greta Thunberg: “Non parteciperò al Cop26 a Glasgow”

di Alice Marchese


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Greta Thunberg non parteciperà alla Conferenza 2021 delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in agenda a fine anno a Glasgow, “a meno che tutti possano partecipare alle stesse condizioni”. Inizialmente previsto a novembre 2020, il summit Cop 26 è slittato a causa della pandemia di Covid. Ora è in agenda dal 1 al 12 novembre a Glasgow in Scozia.

L’impatto della pandemia sui paesi

Secondo Greta, la pandemia rischia di avere un impatto troppo alto sulla capacità di partecipare di alcuni paesi. La 18enne svedese, volto del movimento Fridays for Future, punta il dito sulla diversa velocità con cui stanno procedendo le campagne vaccinali contro il Covid nel mondo. Con gli Stati più ricchi non si impegnano seriamente in un piano di supporto per i svantaggiati. E sostiene che se non si colma questo gap è meglio rinviare l’incontro.

Le parole di Greta Thunberg

La distribuzione estremamente iniqua dei vaccini” è totalmente inaccettabile. Ha esortato i Paesi ricchi a condividere le dosi con le popolazioni a rischio dei Paesi poveri invece di vaccinare giovani in buona salute.

Una richiesta rivolta espressamente al governo britannico, organizzatore della conferenza mondiale sul clima: “Naturalmente, la cosa migliore da fare sarebbe vaccinare tutti il prima possibile in modo che tutti possano partecipare alle stesse condizioni”. Ha detto Greta alla BBC. Sottolinea quanto la decisione dell’attivista di non partecipare alla COP26 possa danneggiare l’immagine del summit e screditare l’operato di Londra, che ne è l’organizzatore.

Greta Thunberg non ha scartato del tutto la possibilità di presentarsi a Glasgow. «Adorerei partecipare alla Cop 26, ma solo se tutti saranno trattati su un piano di parità» ha detto.

Gli incontri internazionali come la COP26 non sono l’unico fronte su cui si deve muovere l’azione climatica”. Anzi aggiunge: “i cambiamenti devono provenire da persone che chiedono un’azione per il clima. Sì, queste riunioni della COP sono cruciali e sono incredibilmente importanti. Ma finché non tratteremo davvero la crisi climatica come una crisi, potremo farne quante ne vogliamo, ma non ne ricaveremo nessun vero cambiamento”.

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