Omicidio Giulia Tramontano, l’amante del killer in aula smonta le bugie di Impagnatiello

di Redazione


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Nuova udienza oggi del processo per l’omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne uccisa al settimo mese di gravidanza dal compagno Alessandro Impagnatiello. Davanti ai giudici è comparsa Allegra (nome di fantasia), l’amante del killer, che ha ricostruito la relazione clandestina con l’imputato e i sospetti sempre più forti sulla doppia vita condotta dall’uomo.

Le lacrime dell’amante Allegra in aula: “Mi disse che il figlio di Giulia non era suo”

Visibilmente provata, Allegra ha raccontato tra le lacrime di aver scoperto a gennaio 2023 di aspettare un figlio da Impagnatiello, pur nutrendo già dubbi sul fatto che lui avesse interrotto come diceva la relazione con Giulia. “Quando andavo a casa sua a Senago – ha dichiarato – trovavo ancora cose della ragazza”. Lui le aveva detto che il bambino di Giulia era stato concepito con uno sconosciuto a Napoli e che lei versava in condizioni psicologiche e fisiche critiche, al punto da aver tentato il suicidio. Per questo si era offerto di aiutarla, portandola anche in vacanza.

La chat tra Giulia e l’amante alla vigilia dell’omicidio: “Il padre del bimbo è Alessandro”

Ma poi erano arrivate le foto di quella vacanza, con Giulia visibilmente incinta. “Lui continuava a negare che fosse suo figlio e diceva che voleva solo starle vicino perché era rimasta sola”, ha affermato Allegra coperta da un paravento. La testimone ha raccontato di come la stessa Giulia avesse cominciato a nutrire sospetti e di aver concordato con lei un incontro chiarificatore. Il giorno prima i due avevano scambiato messaggi in cui Giulia le confermava che il padre del nascituro era Alessandro.

Il video della festa in cui l’assassino annunciava di volersi fidanzare con l’amante

In aula è stato proiettato anche un video girato durante una festa di compleanno di Allegra, in cui i due amanti appaiono felici e complici. Impagnatiello addirittura annunciava che a settembre 2023 si sarebbe ufficialmente fidanzato con lei.

Oggi in aula la madre e la sorella della vittima e gli investigatori

La deposizione dell’amante è uno dei momenti chiave del processo, che vede oggi comparire come testimoni anche la madre e la sorella della vittima, oltre agli investigatori che si sono occupati delle indagini. L’imputato segue da dietro le sbarre, con lo sguardo basso, le parole che ricostruiscono il castello di bugie che per mesi ha tenuto in piedi per nascondere la sua doppiezza. Il delitto risale alla sera del 27 maggio 2022 quando, nella villetta della coppia a Senago, al termine dell’incontro con l’amante di lui, Impagnatiello assassinò con 37 coltellate Giulia, ormai consapevole della relazione parallela portata avanti per mesi alle sue spalle. Dopo il delitto il killer si era poi recato sotto casa dell’amante, che però si era rifiutata di incontrarlo, limitandosi a parlargli da una finestra.

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