L’orrore ad Altavilla Milicia, il folle rito contro satana: qualcuno poteva denunciare?

di Redazione


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Nella tranquilla Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, si è consumato nei giorni scorsi un orribile massacro familiare che ha sconvolto l’intera comunità. Antonella Salamone, 41 anni, e i suoi due figli Emanuel di 5 anni e Kevin di 16 sono stati barbaramente uccisi dal marito e padre, Giovanni Barreca, 54 anni, operaio edile. Un duplice omicidio e un infanticidio compiuti, stando alle prime ricostruzioni, dopo giorni di sevizie e torture nel nome di un folle rituale esorcistico.

La tranquilla Altavilla Milicia teatro di un massacro familiare

Con Barreca avrebbero partecipato al massacro anche due suoi amici e complici, Sabrina Fina e Massimo Carandente, una coppia di palermitani che da tempo frequentava l’abitazione della famiglia Barreca ad Altavilla Milicia. I tre, accomunati da una distorta ossessione religiosa, erano convinti che moglie e figli fossero posseduti dal demonio e che fosse necessario liberarli attraverso pratiche esorcistiche violente e sanguinarie.

I segnali ignorati di un disagio psichico e sociale

È la sorella della vittima, Calogero Salamone, a fornire un inquietante retroscena su quanto accadeva in quella casa degli orrori: “Mia sorella mi aveva confidato le sue preoccupazioni. Mi diceva che quelle due persone si erano stabilite da loro per scacciare il demonio. Le ho detto di scappare da quella situazione ma lei non ha voluto”.

La tragedia si sarebbe potuta evitare?

Una tragedia che forse si sarebbe potuta evitare se solo i segnali di quel disagio fossero stati colti per tempo. Ma nessuno è intervenuto, neanche quando il figlio sedicenne Kevin, studente in un liceo artistico di Bagheria, aveva confidato ad un amico di strani riti esorcistici in casa e della presenza di misteriosi “fratelli di Dio”, probabilmente riferendosi proprio alla coppia di complici del padre. Né la scuola né i servizi sociali hanno raccolto quei segnali, così come nessuno ha denunciato le frequenti riunioni dal sapore settario che si tenevano nell’abitazione, né il comportamento sempre più ossessivo e violento di Barreca. “Mi sembrava diabolico, avevo paura di lui”, racconta una vicina di casa.

Cosa c’entrano i riti satanici?

Per giorni Barreca e i due complici hanno torturato e seviziato moglie e figli. La prima a morire sarebbe stata Antonella Salamone, il cui cadavere carbonizzato è stato ritrovato sepolto in giardino. Poi è toccato ai due ragazzi, legati e incatenati nei loro letti, soffocati dopo atroci torture. Una barbarie compiuta in nome di una distorta fede religiosa, come testimoniano i profili social dei tre aguzzini pieni di post su presunti riti esorcistici e sedicenti guaritori. La figlia diciassettenne Miriam, risparmiata dalla furia omicida del padre, ha assistito a quei terribili giorni di orrore e sarà una testimone chiave per ricostruire la dinamica degli eventi. La ragazza al momento è sotto protezione in una comunità.

Ancora molti punti oscuri sulla dinamica e i motivi della tragedia

Molti i punti ancora oscuri su cui gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo: da quanto tempo era pianificato il massacro alla reale motivazione che ha scatenato tanta ferocia. Certo è che siamo di fronte ad una tragedia forse annunciata. Una storia di disagio sociale e psichico che impone una seria riflessione: come può una famiglia scivolare così rapidamente nel baratro della follia omicida senza che nessuno se ne accorga e la fermi in tempo?

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