Mamma soffoca due figli neonati di 2 e 4 mesi, non sopportava i loro pianti

di Redazione


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Una terribile accusa quella che pende sulla testa di M. B., 27enne di Pedrengo, in provincia di Bergamo, arrestata dai carabinieri con l’accusa di aver ucciso i suoi due figli di pochi mesi. Tutto è partito dalla morte del secondogenito Mattia, avvenuta lo scorso 25 ottobre quando il bimbo aveva solo 2 mesi di vita. Una tragedia che aveva seguito quella della sorellina Alice, morta nel novembre 2021 a 4 mesi.

Le misteriose morti dei due figli

Inizialmente archiviate come “morti in culla“, le due vicende hanno destato non pochi sospetti negli investigatori per la drammatica analogia: in entrambi i casi la madre 27enne si trovava da sola in casa con i neonati. La Procura ha disposto l’autopsia sul corpicino del piccolo Mattia e la riesumazione della salma della sorellina, anche se il deterioramento della bara non ha permesso di ottenere particolari evidenze scientifiche. Sia l’autopsia che gli accertamenti tecnici hanno rivelato per entrambe le morti elementi compatibili con un’asfissia meccanica da compressione del torace, ottenuta con un’azione volontaria.

Le indagini e le prove contro la donna

In particolare, l’esame autoptico sul bimbo ha confermato che il decesso è stato causato da un’asfissia per schiacciamento del torace, frutto di una condotta intenzionale. Quanto alla piccola Alice, la madre aveva riferito di averla trovata priva di sensi dopo averle dato da mangiare, ipotizzando una “morte in culla”. Ma gli inquirenti ritengono ora che anche in quel caso si sia trattato di omicidio per soffocamento.

La verità sull’agghiacciante vicenda

A incastrare la donna, una serie di contraddizioni emerse nel corso delle dichiarazioni rese nel tempo, che mal si conciliavano con gli accertamenti svolti. Inoltre, da quanto emerso dalla documentazione clinica, la 27enne non presentava disturbi psichici tali da inficiare la capacità di intendere e volere. Gli investigatori ritengono dunque che si sia trattato di due omicidi compiuti a sangue freddo, forse innescati dal pianto prolungato dei bimbi. Un raptus omicida che avrebbe spinto la donna, apparentemente lucida e padrona di sé, a porre fine alle vite dei piccoli soffocandoli con un cuscino. La ricostruzione degli inquirenti si basa su una lunga serie di indizi raccolti nel corso delle indagini, tra cui le testimonianze di parenti e conoscenti e l’analisi della documentazione clinica. Elementi che hanno portato all’arresto della 27enne con la terribile accusa di duplice infanticidio. Ora spetterà all’autorità giudiziaria stabilire con certezza la verità su questa agghiacciante vicenda.

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