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Frecce Tricolori, i genitori della bimba morta nell’incidente: “Vorremmo incontrare il pilota”
Paolo Origliasso è il papà di Laura, la bambina di 5 anni morta nell’incidente delle Frecce Tricolori a San Francesco del Campo. Intervistato da La Stampa, ha spiegato come vive dopo tutto ciò che è successo: “Mia moglie Veronica ed io viviamo giorno per giorno, facendoci forza reciprocamente, soprattutto per nostro figlio Andrea“.
Laura è morta il 16 settembre, mentre viaggiava nell’auto investita dall’aereo, precipitato poco dopo il decollo da Torino. Il padre Paolo, nel tentativo di salvarla, si è ustionato le mani. Il pilota ha detto di non aver visto la vettura in cui viaggiava la famiglia.
“Adesso, dopo tutto quello che è successo, è davvero difficile immaginarsi un futuro. Mia moglie Veronica ed io viviamo giorno per giorno, facendoci forza reciprocamente, soprattutto per nostro figlio Andrea. Adesso è lui la cosa più importante”, ha detto Origliasso. “Sappiamo che niente sarà più come prima, ma la vita va avanti e dobbiamo farci coraggio, ripeto, proprio per Andrea”, ha aggiunto.
Nell’intervista a La Stampa, l’uomo spiega: “Mia figlia è morta, non sono riuscito a salvarla“. La moglie e il figlio sono ancora ricoverati in ospedale. Di quel pomeriggio, Paolo Origliasso ricorda che “dopo essere partiti da casa, stavamo viaggiando tranquillamente per accompagnare nostro figlio Andrea a una partita a Venaria, perché lui gioca a calcio nella squadra del Borgaro”.

“A un certo punto, improvvisamente, siamo stati investiti da una palla di fuoco. È stato un attimo, una cosa che non si può nemmeno descrivere. Avevamo percorso quella strada chissà quante volte e poi uno come fa a immaginare che possa succedere una cosa del genere?“, si è chiesto l’uomo.
In queste settimane la procura di Ivrea sta indagando per accertare le cause del guasto al motore dell’aereo precipitato. Al momento, l’unico iscritto nel registro è il pilota del mezzo: anche lui, dopo lo schianto, ha tentato di prestare soccorso alla famiglia Origliasso.
Agli psicologi e ai suoi superiori che l’hanno sentito dopo l’incidente ha ammesso: “Penso solo a quella bambina, sono distrutto“. Il papà della piccola Laura vorrebbe incontrare il pilota: “Sì, abbiamo espresso il desiderio di incontrarlo. Non so che cosa ci diremo, ma credo che quel giorno le parole verranno da sole”.