Aborto, Meloni vuole abolire la legge 194? Cosa dice lei e cosa dicono i suoi avversari

di Redazione


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Tra i temi più roventi della campagna elettorale in corso c’è senz’altro l’aborto e il punto di vista di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, che – in caso di conferma dei sondaggi alle urne – potrebbe diventare la prossima premier (prima donna nella storia della Repubblica).

Ebbene, intervistata dal TG di La7, Giorgia Meloni ha ribadito che “non voglio abolire la 194, non voglio modificarla. Voglio applicare – do you know applicare? – integralmente anche la parte sulla prevenzione, che significa aggiungere diritti. Chi abortisce per ragioni economiche, ad esempio, vorrei dargli un’alternativa”.

“Dicono che voglio togliere i diritti alle donne… Ma quali deiritti? Il diritto all’aborto, al divorzio, a lavorare? No. A cosa? A mettersi lo smalto?”, ha proseguito.

Stesso concetto è stato espresso dal palco del comizio di ieri sera a Genova: “Dicono, donne con appelli alle donne, non votate Giorgia Meloni perché lei, che potrebbe essere la prima presidente donna, toglierebbe diritti alle donne. Ma nessuno dice quali. Quali sarebbero? Il diritto all’aborto? No, abbiamo sempre detto al contrario che vogliamo aggiungere il diritto per quelle donne che pensano che l’aborto sia l’unica scelta di fare una scelta diversa quindi stiamo aggiungendo un diritto, senza toccare niente di quello che già succede”.

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Garavini (Italia Viva): “Meloni come Orban”

Gli avversari politici della Meloni (e del centrodestra), però, continuano a sostenere che in Italia potrebbe accadere come in Ungheria, dove ” le donne che intendono interrompere la gravidanza saranno obbligate ad ascoltare prima il battito del feto. Queste sono le politiche decise dall’Orban al quale si ispirano le nostre destre. A partire dalla stessa Meloni”. Così Laura Garavini, parlamentare di Italia Viva, secondo cui “anche nelle interviste televisive di queste ore, continua ad essere ambigua sul diritto all’aborto. Non è questa l’Italia moderna che le nostre cittadine e i nostri cittadini meritano per il proprio futuro. Per Italia Viva tutelare i diritti delle donne, e delle madri, è fare azioni concrete. Come abbiamo fatto con l’assegno unico. Con il Family Act. Con il sostegno all’imprenditoria femminile. È dare diritti. Non togliere diritti. Ecco perché il vero voto utile e femminista è quello per Azione-Italia Viva”.

Inoltre, c’è la denuncia dell’alleanza Verdi-Sinistra Italiana: “Abbiamo delle segnalazioni che in Umbria stia già accadendo quanto accade nell’Ungheria di Orban, e cioé che le donne che chiedono l’interruzione di gravidanza siano costrette ad ascoltare il battito del feto. Questa è una gravissima forma di pressione psicologica tesa a ingenerare sensi di colpa, chiediamo al ministero della Salute di mandare gli ispettori per verificare”. Così Elisabetta Piccolorru ed Eleonora Evi.

Ma Eugenia Roccella, candidata con Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati a Foggia, replica: “Giorgia Meloni vuole mettere in pratica il vecchio slogan delle donne, maternità come libera scelta, ma la sinistra ritiene un ‘attacco alla legge 194’ ogni sostegno alla maternità. Per il PD e Più Europa evidentemente solo i ricchi hanno diritto ad avere figli: chi è costretta a scegliere l’aborto per motivi economici o sociali, ma il figlio lo vorrebbe, deve essere lasciata sola. Nessuno ricorda che proprio la legge 194 chiede che gli ostacoli alla scelta di essere madre debbano essere rimossi e che questa parte della legge non è mai stata applicata. Se il tasso di natalità in Italia è ormai tra i più bassi d’Europa, forse il problema non è che le donne improvvisamente non desiderano più essere madri, ma che il prezzo che pagano per questa scelta è troppo alto e soprattutto ricade tutto sulle loro spalle, nell’indifferenza della società. Vogliamo occuparcene o no?”.

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