Vietate le dimenticanze: 1.100 euro di multa se soffri di MEMORIA CORTA | Guai se ti scordi questo dettaglio: ti spennano vivo

81
Multe stradali se non ricordi chi guida_Donnaclick

Uomo cerca di ricordare_Donnaclick (Depositphotos.com)

Non basta pagare: in certi casi serve anche ricordare chi era al volante. E se ti manca la memoria, rischi grosso.

Non è raro ricevere una multa stradale e non ricordare con esattezza cosa sia successo quel giorno. Tra impegni, corse quotidiane e veicoli condivisi, la memoria può giocare brutti scherzi. Ma a quanto pare, in certi casi dimenticare può costare molto caro.

Le sanzioni legate al Codice della Strada non si limitano solo all’importo indicato sul verbale. Alcune infrazioni prevedono anche la decurtazione dei punti patente. E qui entra in gioco un dettaglio spesso trascurato: indicare chi era alla guida.

Quando l’infrazione non viene contestata direttamente su strada, ma arriva tramite notifica a casa, tocca al proprietario del veicolo fornire i dati del conducente. È un obbligo. Se non lo si rispetta, la situazione si complica.

La legge è chiara. L’articolo 126 bis del Codice della Strada stabilisce che, entro 60 giorni dalla notifica, bisogna comunicare alle autorità il nome del conducente. Non è una formalità: serve per applicare correttamente la decurtazione dei punti, che è una sanzione personale.

“Non ricordo” non è una giustificazione

Chi riceve una multa con decurtazione punti e non comunica il nome del conducente rischia una seconda sanzione. E non si tratta di spiccioli: la multa può arrivare a superare i 1.100 euro. Un dettaglio che molti ignorano, ma che può pesare come un macigno sul portafoglio.

Qualcuno prova a cavarsela dicendo: “Non ricordo chi guidava”. Ebbene, questa giustificazione può anche essere valida, ma va motivata. Una semplice dichiarazione di non ricordare non è sufficiente. Bisogna spiegare perché non si è in grado di fornire i dati richiesti.

Multe stradali se non ricordi chi guida_Donnaclick
Uomo al volante_Donnaclick (Depositphotos.com)

La sentenza che cambia tutto

Secondo una recente sentenza, è possibile evitare la sanzione se si dimostra di avere un motivo concreto per non ricordare chi guidava. La Corte Costituzionale ha ribadito che non esiste un “obbligo di memoria” assoluto. Tuttavia, l’autorità può ritenere la motivazione insufficiente e applicare comunque la multa.

Le circostanze considerate valide? Notifiche in ritardo, veicoli utilizzati da più persone, oppure eventi eccezionali come il furto dell’auto. In ogni caso, è fondamentale rispondere entro i termini e allegare prove o spiegazioni dettagliate. In alternativa, resta la strada del ricorso al Giudice di Pace. Aattenzione, però, la distrazione, da sola, non basta a scagionarti.