Abbandona in auto il figlio di 4 anni per andare a sciare, una madre denunciata
Una madre lascia il figlio di 4 anni chiuso in auto per andare a sciare. Salvato da un dipendente del comprensorio. Lei denunciata
È accaduto al passo Brocon, nel comune di Castello Tesino (Trento). Una donna di 40 anni originaria della Repubblica Ceca ha lasciato il proprio figlio di 4 anni chiuso in auto mentre lei è andata a divertirsi sulle piste da sci, incurante delle condizioni del bambino.
Bambino salvato dall’intervento di un dipendente del comprensorio sciistico
A lanciare l’allarme è stato un dipendente del comprensorio sciistico che, notando il piccolo piangere disperato nell’abitacolo dell’auto, ha subito allertato i carabinieri. I militari, giunti rapidamente sul posto, hanno tentato invano di aprire le portiere per far uscire il bambino. Vista la situazione, hanno preferito evitare manovre che potessero spaventarlo ulteriormente e hanno iniziato a cercare la madre tra gli sciatori.
Ricerche frenetiche della donna tra gli sciatori
Dopo circa un’ora di ricerche tra annunci dagli altoparlanti, telefonate e controlli ai tornelli, la donna è stata finalmente rintracciata. La 40enne ha provato goffamente a giustificarsi con i carabinieri, sostenendo di aver lasciato il bambino in custodia all’altro figlio di 13 anni, il quale però nel frattempo era andato anche lui a sciare.
Madre denunciata per abbandono di minore
La madre è stata quindi denunciata per abbandono di minore, un reato molto grave che prevede la reclusione fino a 5 anni. Fortunatamente il bambino, ritrovato in buone condizioni di salute, si è tranquillizzato alla vista dei militari che cercavano di parlargli attraverso il finestrino.
Rischia di perdere l’affido esclusivo
In tanti hanno stigmatizzato il comportamento irresponsabile della donna. Lasciare un bimbo di 4 anni chiuso in auto per ore, senza acqua né assistenza, è un gesto inconcepibile che potrebbe aver messo a rischio la sua stessa vita. Le condizioni potrebbero infatti aggravarsi rapidamente, portando a disidratazione, ipertermia e perfino asfissia. La Procura di Trento, che si occuperà del caso, dovrà appurare se si sia trattato di un gesto deliberato, seppur deplorevole, o se vi siano profili di incapacità genitoriale tali da rendere necessario l’allontanamento del minore dalla madre. La donna rischia ora una condanna penale e di perdere l’affido esclusivo del figlio.
