Salute, i rischi del web come fonte medica su patologie e farmaci

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Viviamo un’era digitale in cui tutto ciò che ci serve sapere e avere si trova senza alcun problema sul web. Quanti di voi fanno acquisiti online piuttosto che nel negozio vicino casa? Chi di voi ha ancora un’enciclopedia nella libreria? I tempi cambiano e noi ci adeguiamo, ma certi usi della rete possono  rivelarsi  un tantino pericolosi.

Secondo uno studio condotto dall’Università La Sapienza di Roma in collazione con Aifa e l’Istituto Superiore di Sanità, il web è il secondo luogo più visitato, dopo lo studio del medico, quando si è colpiti da patologie e disturbi. Insomma, la ricerca rivela che un italiano su due piuttosto che andare dal medico va alla ricerca di informazioni mediche su internet.

In realtà la scelta di affidarsi al medico di base resta comunque per la maggior parte una priorità, ma tantissimi, soprattutto i più giovani, fanno riferimento alle informazioni trovate online, che purtroppo non sempre sono corrette. Che si tratti di una semplice dieta o di un disturbo allergico, più o meno tutti provano a fare una ricerca su internet: da qui la necessità, in Italia, di un portale dedicato alla salute, gestito da medici ed esperti, a cui questi cittadini digitali possano fare riferimento, soprattutto perché molto spesso queste informazioni parziali o errate ci spingono a fare scelte che non sempre si rivelano salutari o a ipotizzare malattie complicate e gravissime anche quando i sintomi sono quelli di una comune influenza.

Il problema riguarda proprio la quantità di informazioni mediche che ormai si possono reperire online e che spingono l’utente ad auto-diagnosticarsi le patologie, spesso acquistando anche farmaci su consiglio di chi magari ha già avuto i medesimi disturbi. Possiamo anche cercare delle informazioni utili online, ma dovremmo sempre verificare la fonte e, soprattutto, rivolgerci al nostro medico, l’unico in grado di diagnosticare le nostre patologie e di consigliarci o meno cure e farmaci.

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