Correre in gravidanza, i pro e i contro per le future mamme

di Filomena Salzano


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Nell’immaginario comune praticare attività sportiva durante la gestazione è pericoloso ed è sempre preferibile evitare di affaticarsi e fare sforzi inutili. Questa generalizzazione è, almeno in parte, infondata e va comunque ponderata caso per caso. Chiaramente, il running è bandito per le donne che hanno gravidanze a rischio o che hanno subito minacce di aborto. Negli altri casi è preferibile decidere ascoltando il proprio corpo e consultandosi con il proprio ginecologo.
Se, ad esempio, siete donne sportive e abituate ad allenarsi con frequenza ed assiduità, a meno che non vi siano altre complicazioni o divieti da parte del medico, correre in gravidanza è possibile e aiuterà a mantenervi in forma. Viceversa, se avete sempre condotto una vita molto sedentaria e non siete particolarmente avvezze all’attività sportiva, iniziare a dedicarsi alla corsa proprio in questo periodo della vostra vita non è di certo consigliabile.

Ma quali sono, concretamente, i rischi della corsa per le future mamme? I fattori critici da considerare sono principalmente due: l’aumento della frequenza cardiaca e l’innalzamento della temperatura corporea.
Durante la corsa, infatti, il numero delle pulsazioni aumenta: secondo gli esperti bisogna controllare che i battiti siano compresi, al massimo, tra i 140 al minuto, per donne con età superiore ai 40 anni, e 155 al minuto, per donne al di sotto dei 20 anni. Bisogna tener conto che già la gravidanza in sé comporta un aumento della frequenza cardiaca, per questo è indispensabile monitorare costantemente l’attività del cuore durante l’allenamento. Relativamente alla temperatura è indispensabile, innanzitutto, evitare di correre nelle giornate o negli orari più caldi e soleggiati. In secondo luogo, bisogna essere in grado di capire quando è fermarsi per evitare di andare in deficit di ossigeno, con conseguenze dannosissime per il feto, e di sentirsi mancare il fiato.
Altro fattore critico da considerare è il rischio di affaticamento per la schiena, per le ginocchia e, in generale, per i muscoli. Per cui, se avete già disturbi o patologie connesse alla muscolatura o agli arti inferiori, il running in gravidanza vi sottoporrebbe ad uno stress aggiuntivo di cui non avete certo bisogno.

Tenendo in dovuta considerazione tutti questi elementi, il proprio stato di salute e, non da ultimo, il parere del ginecologo, il binomio running-gravidanza non è impossibile. Se proprio sentite il bisogno di correre e fare attività sportiva assicuratevi di:
– avere la giusta attrezzatura, a partire dalle scarpe che assicurano la giusta ammortizzazione;
– usare un dispositivo con cardiofrequenzimetro per monitorare i battiti;
– evitate gli orari troppo caldi;
– scegliere percorsi pianeggianti e terreni non dissestati che possono causare danni alle articolazioni e sono più rischiosi;
– ascoltare il vostro corpo, senza eccedere nella frequenza e nell’intensità dell’allenamento;
– fermarvi se vi sentite in affanno.
– consultare sempre il ginecologo che avrà certamente un quadro più chiaro del vostro stato di salute e dell’andamento della vostra gravidanza.

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