Etichette delle creme solari, la guida per leggerle correttamente

di Cinzia Rampino


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Bene, avete comperato un prodotto solare sicuramente buono e magari anche costoso. Ma che cosa avete letto sull’etichetta della crema, olio o spray solare che avete preso?

Secondo un sondaggio condotto dalla Northwestern University Feinberg School of Medicine, il 43% delle persone che usano la crema solare non sa leggerne l’etichetta. Che cosa dobbiamo conoscere della crema solare e della sua etichetta?

  • La dicitura SPF indica il Fattore di Protezione Solare e va da 6 a 50+. La differenza tra SPF 30 e SPF 50 è solo un miglioramento del filtraggio e non una quantità eccessiva di raggi solari filtrati?

Gli adulti dovrebbero usare una crema solare con SPF 30, mentre i bambini con SPF 50. Bisogna mettere la crema solare ogni due ore e dopo ogni bagno.

A proposito di raggi solari, che sono quelli da cui proteggerci, ci sono UVA e UVB. Che significa?

  • I raggi UVA rappresentano il 95% dei raggi ultravioletti, sono presenti tutto l’anno e attraversano sia le nuvole sia il vetro. Non provocano eritemi e scottature, ma sono i principali responsabili dell’invecchiamento prematuro della pelle e di alcune forme cancerogene cutanee, come nei e melanomi. Le creme solari che proteggono anche dagli UVA devono riportare le dicitura “ad ampio spettro”.
  • I raggi UVB sono più potenti degli UVA, sono particolarmente forti in estate, nelle ore centrali della giornata e sono responsabili di eritemi e scottature. A differenza degli UVA sono schermati dal vetro e dalle nuvole. L’esposizione ai raggi UVB durante l’infanzia è stata messa in relazione con l’insorgenza, negli anni successivi, di melanomi della pelle.

Conoscere gli ingredienti delle creme solari

Per schermare i raggi UVA e UVB e quindi garantire un SPF adatto alle varie occasioni, la tecnologia usa filtri chimici o fisici. I filtri chimici assorbono e convertono la luce ultravioletta in raggi meno dannosi per la pelle. I filtri fisici invece sono delle vere e proprie barriere che riflettono (o assorbono solo in parte) la luce del sole. Questi sono in grado di proteggere sia dalle radiazioni UVA sia UVB. I filtri fisici più diffusi sono l’ossido di zinco e il biossido di titanio.

I filtri chimici contengono, come ci suggerisce la parola stessa, degli ingredienti prodotti chimicamente in laboratorio, mentre i filtri fisici sono senza alcun dubbio più naturali, dato che prevedono l’uso di sostanze naturali come appunto l’ossido di zinco o quello di titanio. Solitamente le creme solari in commercio contengono entrambi i tipi di schermatura.

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