Terza puntata di Belve, il programma cult di Rai2 ideato e condotto Francesca Fagnani, prodotto da Fremantle. Ospite: Fabio Volo.
Gabriel Garko a Belve: “Ho pensato di farla finita”, la confessione
Gabriel Garko, ospite di Belve, il programma ideato e condotto da Francesca Fagnani, ha confessato: “Ci sono stati dei momenti molto duri, molto faticosi. La mia analista era sorpresa che non mi fossi suicidato o drogato”.
L’attore 50enne ha svelato: “C’è stata una volta in cui ho pensato di farla finita. Ho avuto dei pensieri, perché non mi andava più di andare avanti, ma non avrei mai il coraggio di farlo. Anche nel brutto voglio sempre sapere come va a finire”.
Il sistema ares
L’attore ha anche parlato del ‘sistema ares‘, basato sull’omertà che avrebbe condizionato la vita degli artisti che gravitavano intorno al mondo del produttore Alberto Tarallo. E quando la Fagnani gli ha chiesto chi è stato omertoso, Garko ha risposto: “Si diventava un po’ tutti omertosi. Era un sistema e io non ne conoscevo altri”. La Fagnani ha chiesto, allora, se durante quel periodo abbia subìto manipolazione e lui ha risposto: “C’era una dose di inconsapevolezza molto forte, è difficile spiegare oggi come si viveva negli anni novanta, volendo fare questo lavoro, con le regole che esistevano. Se andiamo indietro nel passato ci sono tantissimi miei colleghi molto più famosi di me che hanno fatto anche peggiori, non soltanto nel nostro ambiente. Penso che o così o pomì, per fare un lavoro bisognava omettere determinate cose”.
“Quella scena in cui ero nudo…”
Gabriel Garko ha anche raccontato l’esperienza avuta in Senso 45 di Tinto Brass. Alla domanda della Fagnani su quante scene di sesso ha girato, l’attore ha risposto così: “Una volta c’era una scena in cui ero nudo ma avevo una calza per coprire le parti intime. C’era una ragazza che doveva simulare un atto orale, e quando Tinto ha dato azione lei girava intorno e diciamo che una reazione c’è stata. Tinto ha chiamato lo stop e ha urlato ‘spruzzino!’ ed è arrivata una persona con l’acqua fredda. Io ero in imbarazzo totale, ma sono cose che capitano!”
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