Chiara Ferragni contro l’Espresso: “Denigrata nel giorno della festa della donna”

di Manuela Zanni


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Chiara Ferragni sta valutando di adire azioni legali contro l’Espresso. Fedez la difende e attacca la rivista. Il web si divide: c’è chi parla di “violenza inaudita” e chi ritiene la “cover dissacrante”.

 Chiara Ferragni come Joker in copertina su L’Espresso

La scena è ancora tutta per Chiara Ferragni ma purtroppo i tempi in cui l’influencer faceva parlare di sé per i suoi outfit sono talmente lontani che sembrano appartenere ad un’altra epoca. Oggi, oltre a far parlare di sé per motivi giudiziari in merito all’inchiesta sul pandoro Balocco che la vede indagata per truffa aggravata e per la crisi con il marito Fedez, si è aggiunta anche la nuova copertina della rivista L’Espresso che ritrae l’influencer come Joker.

“Ferragni Spa: Il lato oscuro di Chiara”, questo il titolo che accompagna la foto in primo piano dell’imprenditrice, col trucco rosso e blu che cola, a ricordare, appunto, il più celebre nemico di Batman. Il settimanale sarà in edicola venerdì con un’inchiesta giornalistica sulle aziende dell’imprenditrice, ma già subito dopo la pubblicazione della copertina, gli utenti sul web si sono divisi.


Secondo alcuni: “Violenza inaudita”

Chiara Ferragni torna a far discutere e a spaccare l’opinione pubblica che si divide tra chi la difende: “Questa copertina è davvero di una violenza inaudita”, “È uno sfregio, e non solo al viso di Chiara Ferragni. Io, da donna, mi sento sfregiata. L’Espresso è una rivista di attualità e mi disgusta pensare che il racconto dell’attualità debba passare attraverso lo scherno feroce”. “Non mi piace, così si esagera”, “Non mi aspetto una foto così da un giornale, non è professionale, trovo che la copertina vada oltre l’informazione”. Sono solo alcuni dei commenti critici sulla scelta della rivista.


 

Secondo altri: “Copertina perfetta”

Ma sui social c’è anche chi difende il settimanale. “L’Espresso fa cover dissacranti da anni. Chiara Ferragni non è certo la prima in questo. Ma come sempre io volgerei l’attenzione all’argomento piuttosto che all’immagine”, “Copertina perfetta”, “Bellissima copertina. La vera faccia dell’altra Ferragni”, “Qui stanno trattando Chiara Ferragni semplicemente come un’adulta di potere. Lo so che il suo aspetto delicato confonde molto. Ma è un’adulta di potere. Nel bene e nel male” 

Fedez contro L’Espresso in difesa di Chiara

Nonostante la crisi coniugale, Fedez è intervenuto in difesa della moglie, attaccando duramente il settimanale. Sulle sue storie Instagram, il rapper ha pubblicato una foto “in stile Joker” del proprietario della rivista, il petroliere Donato Ammaturo, scrivendo: “L’Espresso, a quando una bella inchiesta sul vostro proprietario petroliere? Aspetto con ansia”. Di sottofondo una canzone dello stesso Fedez e di J-Ax dal titolo “Pieno di s*****i”.

Chiara Ferragni: “Valuto azioni legali”

Chiara Ferragni fa sapere di aver “dato mandato ai propri legali di valutare ogni tipo di azione legale, incluso quella per il risarcimento per danni patrimoniali e non patrimoniali, nei confronti della società editrice del settimanale L’Espresso”. Contestualmente i legali dell’imprenditrice hanno “diffidato l’editore de L’Espresso dalla pubblicazione, prevista per l’8 marzo, del numero che ritrae la propria assistita in copertina con le sembianze di Joker, riservandosi ogni ulteriore azione anche all’esito delle verifiche sul contenuto dell’articolo” si legge in una nota.
 

“Denigrata nel giorno della festa della donna”


 I legali della Ferragni, si legge ancora, “contestano la portata gravemente diffamatoria e lesiva dell’uso fatto in copertina dell’immagine della propria assistita palesemente denigrata e svilita proprio nel giorno in cui la donna dovrebbe essere celebrata”.

La nostra riflessione

“Due volte nella polvere, due volte sull’altar” scriveva Manzoni su Napoleone ne “Il Cinque Maggio” e nel caso di Chiara Ferragni la citazione calza a pennello anche se le volte in cui l’influencer è passata dall’essere osannata a diventare bersaglio dei leoni da tastiera ( e non solo loro) sono molte di più. La verità è che in un Paese in cui i criminali e gli assassini tornano liberi per “buona condotta” è più facile “sparare sulla croce rossa” che restare neutrali nei confronti di chi ( e ancor meno difendere) si trova in un momento di difficoltà. Continuando con le citazioni, vale la pena di ricordare che “Errare umanum est” e che il beneficio del dubbio sulla colpevolezza è un dovere che dobbiamo agli altri proprio come vorremmo che avvenisse se a sbagliare fossimo noi. Non spetta a noi giudicare ma agli organi preposti ma lo schernire chi è oggettivamente in un momento di difficoltà è un atto deplorevole che nessuno dovrebbe permettersi, ancor più quando a farlo è un giornale come l’Espresso da cui ci si attende(va) un atteggiamento più maturo e responsabile nel trattare argomenti delicati e di dominio pubblico.

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