Viva Rai2, “Evviva la Sicilia”, Fiorello dedica la puntata ai morti per mafia

di Redazione


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Fiorello, il popolare showman siciliano, ha commentato la cattura del boss Matteo Messina Denaro su Viva Rai2.

Fiorello, 62 anni, nel corso del programma, ha spesso dedicato un pensiero ai morti per mafia, prima applaudendo le forze dell’ordine, poi dedicando la puntata al padre Nicola, “umile servitore dello Stato” – lavorava nella Guardia di Finanza – infine, rivolgendo un pensiero a tutte le famiglie che hanno perso qualcuno a causa della malavita. “Oggi è una bella giornata per tutti i siciliani onesti, evviva la Sicilia”, ha detto Fiorello.

La puntata è sta chiusa dall’interpretazione di Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale di Minchia signor tenente, poetica canzone che porta la firma di Giorgio Faletti, dedicata alle forze dell’ordine e portata al festival di Sanremo del 1994.

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Il testo di Minchia signor tenente

Forse possiamo cambiarla ma è l’unica che c’è
Questa vita di stracci e sorrisi e di mezze parole
Forse cent’anni o duecento è un attimo che va
Fosse di un attimo appena sarebbe con me
Tutti vestiti di vento a inseguirci nel sole
Tutti aggrappati ad un filo e non sappiamo dove
Minchia signor tenente
Che siamo usciti dalla centrale
Ed in costante contatto radio
Abbiamo preso la provinciale
Ed al chilometro 41
Presso la casa cantoniera
Nascosto bene la nostra auto
C’asse vedesse che non c’era
E abbiam montato l’autovelox
E fatto multe senza pietà
A chi passava sopra i 50
Fossero pure i 50 d’età
E preso uno senza patente
Minchia signor tenente
Faceva un caldo che se bruciava
La provinciale sembrava un forno
C’era l’asfalto che tremolava
E che sbiadiva tutto lo sfondo
Ed è così, tutti sudati
Che abbiam saputo di quel fattaccio
Di quei ragazzi morti ammazzati
Gettati in aria come uno straccio
Caduti a terra come persone
Che han fatto a pezzi con l’esplosivo
Che se non serve per cose buone
Può diventare così cattivo che dopo
Quasi non resta niente
Minchia signor tenente
E siamo qui con queste divise
Che tante volte ci vanno strette
Specie da quando sono derise
Da un umorismo di barzellette
E siamo stanchi di sopportare
Quel che succede in questo paese
Dove ci tocca farci ammazzare
Per poco più d’un milione al mese
E c’è una cosa qui nella gola
Una che proprio non ci va giù
E farla scendere è una parola
Se chi ci ammazza prende di più
Di quel che prende la brava gente
Minchia signor tenente
Lo so che parlo col comandante
Ma quanto tempo dovrà passare
Per star seduto su una volante
La voce in radio ci fa tremare
Che di coraggio ne abbiamo tanto
Ma qui diventa sempre più dura
Quando ci tocca di fare i conti
Con il coraggio della paura
E questo è quel che succede adesso
Che poi se c’è una chiamata urgente se prende su
E ci si va lo stesso
E scusi tanto se non è niente
Minchia signor tenente
Per cui se pensa che c’ho vent’anni
Credo che proprio non mi dà torto
Se riesce a mettersi nei miei panni
Magari non mi farà rapporto
E glielo dico sinceramente
Minchia signor tenente

Leggi anche: Matteo Messina Denaro: gli amori del boss.

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