Sanremo 2024, il Festival senza Beppe Vessicchio: “Vi spiego perché non ci sarò”

di Manuela Zanni


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Quest’anno al Festival di Sanremo ci sarà un grande assente: stiamo parlando di Beppe Vessicchio, che ha spiegato in una recente intervista perché non guiderà l’orchestra del teatro Ariston.

Sanremo 2024 senza Beppe Vessicchio

Beppe Vessicchio è diventato un vero e proprio must per il Festival, da sempre nel cuore dei telespettatori, la sua presenza è sempre stata acclamata dal pubblico italiano, che per quest’anno dovrà farne a meno. Questo vuol dire che Amadeus non potrà pronunciare l’iconica frase “Dirige l’orchestra il maestro Peppe Vessicchio”. “

Beppe Vessicchio: “Ecco perché non ci sarò”

In un’intervista rilasciata all’Agi, il maestro ha spiegato perché non ci sarà alla 74esima edizione della kermesse canora: “Non ho lavorato per nessuno degli artisti che è stato invitato all’Ariston quindi è automatico che io non sia coinvolto nel Festival – ha detto – L’attuale scena discografica è cambiata molto, rispetto ad una decina di anni fa. Anche quelle competenze alle quali un’azienda del settore, oppure un artista, facevano riferimento per la scelta di un arrangiatore-direttore sono cambiate”.

Beppe Vessicchio

” I tempi sono cambiati”

Parlando dei cambiamenti che hanno colpito il panorama musicale, Vessicchio ha detto: “Prima per garantirsi una trascrizione efficace, un interlocutore capace di dialogare con una struttura professionale complessa come l’orchestra l’industria si riferiva a riconosciute figure professionali. Direttore e professori parlavano la stessa lingua”.

Beppe Vessicchio

“Oggi ci sono le sequenze pre-registrate”

Anche la tecnologia ha preso il sopravvento nel mondo della musica, cambiando il modo di produrre canzoni e melodie. Proprio a proposito di questo aspetto, il maestro Vessicchio ha spiegato: “Le sequenze pre-registrate salvano la faccia a tutti, l’orchestra non può rifiutarsi di assolvere al proprio compito e poi c’è la speranza di essere riconfermati. Forse al teatro dell’Opera, al Regio di Parma o all’Accademia di Santa Cecilia non sarebbe così ma è chiaro che quasi nessuno dei frequentatori del podio di Sanremo si avventurerebbe in quelle zone senza la sicurezza delle proprie capacità”.

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