«Piemontese di mente e siciliana di cuore». Questa è la storia di Samantha Di Laura, l’imprenditrice piemontese che ha deciso di aprire la sua azienda tutta al femminile in Sicilia si definisce . Com’è nata la “Samantha Ethical Management” A Menfi è nata la sua “Samantha Ethical Management”, azienda che si occupa di consulenza strategica e […]
Imprenditoria femminile Campania: i contributi regionali
L’imprenditoria femminile in Campania è regolamentata, in linea generale, dalla Legge 215/92. Essa è una Legge nazionale che prevede lo stanziamento di fondi alle imprese al femminile.
Ferme restando le caratteristiche generali della Legge, in questi ultimi anni è stata in parte abrogata, a discapito di leggi e normative sempre più congruenti con le esigenze del paese e della crisi occupazionale attuale. In particolare, si è data molta più importanza all’autoimprenditorialità regolamentata dal Titolo II del D.Lgs. 185/2000 che sostiene la realizzazione e lo start up della Mircoimpresa del Franchising e del Lavoro autonomo. Essendo quest’ultima una normativa di più ampio respiro, anche le donne possono attingere ad essa per ottenere contributi a fondo perduto o mutui agevolati.
Un’ altro importante progetto campano è Incipit Campania finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico. “Lo scopo del programma di investimenti è promuovere la nascita sul territorio regionale di imprese in grado di proporre e diffondere alcune delle più innovative tecnologie ICT based nel settore dell’automazione dei processi industriali, con particolare riguardo alle applicazioni wireless, wi-fi ed rfid. Il progetto è specificamente indirizzato a promuovere, selezionare ed avviare alla piena attività imprese operanti nel settore delle nuove tecnologie“.
La Legge 215 resta, comunque, un importante fondo cui far riferimento e diventa un ottimo supporto quando sussistano determinati criteri d’impresa. Essa serve per finanziare:
- nuove attività ma meglio se progetti aziendali innovativi
- acquisizione di attività preesistenti
- acquisizione di servizi reali
I contributi, salvo cambiamenti dell’ultima ora, sono da intendersi da restituire nella misura del 50% delle spese ammesse
Sono finanziabili le spese per:
- software
- impianti
- macchinari e attrezzature
- acquisto brevetti
- opere murarie e relativi oneri di progettazione nel limite del 25%
Ma come si fa ad accedere ai fondi?
La Campania, così come altre regioni, si trova nell’urgenza di snellire il processo di finanziamento e di concretizzazione delle idee imprenditoriali. E’ a questo scopo che, di recente, è stato inaugurato proprio in Campania un nuovo incubatore d’impresa Invitalia che si propone di smaltire le procedure burocratiche necessarie a fare impresa, indipendentemente dal fatto di essere donne, giovani o soggetti svantaggiati. L’agenzia Invitalia è presente, per’altro, su tutto il territorio nazionale e si occupa di valutare, tradurre e monetizzare i progetti imprenditoriali di ogni genere.
Oltre alle agenzie Invitalia, anche la Confesercenti Campania è un buon punto di riferimento. I suoi contatti sono:
- e-mail: conf.campania@email.it
- tel. 081-5536653
I contributi Regionali
Un ruolo molto importante nella regolamentazione dei finanziamenti agevolati, è ricoperto dagli elementi di regionalità o territorialità. Da questo punto di vista è prevedibile che, più che di imprenditoria femminile, in futuro si parlerà di impresa agevolata, mirata al miglioramento delle varie situazioni territoriali. Già adesso, il Programma operativo Regionale (P.O.R.) prevede una programmazione delle spese in tale direzione e parla di tipi di attività (turismo, rivalutazione del territorio, energie rinnovabili) più che dei soggetti che possono partecipare alle iniziative, intendendo così, che la partecipazione è piuttosto libera e benvenuta! Si sta andando, inoltre, nella direzione delle professioni specifiche e mirate con focus di attività concrete. Ferme restando, perciò, le peculiarità proprie delle imprese femminili, si deve cercare di convergere con le esigenze territoriali, per contribuire realmente a creare un valore aggiunto alla propria terra.
Per fare impresa in Campania, bisogna:
- Avere un’idea da realizzare
- Essere disoccupata/inoccupata o comunque disposta/o a lavorare in proprio
- Aprire partita IVA
- Iscriversi alla camera di commercio
- Compilare un business plan
I passi da compiere sono sicuramente da valutare con un commercialista esperto di finanziamenti o con Invitalia presente in Campania.
Quanto detto sin qui ha lo scopo di smontare una certa difficoltà, incontrata dalle stesse donne, nel loro agire imprenditoriale e nell’accedere ai fondi. Sebbene questi ultimi non manchino, spesso però, non si sa bene a chi fare riferimento. Ecco una linkografia di riferimento:
http://www.autoimpiego.invitalia.it/faq.asp
http://www.campaniaeuropa.it/archives/182
http://www.incipit.campania.it/
http://www.regione.campania.it (Sezione Programmazione Unitaria 2007-2013)
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