GF VIP, il dramma di Patrizia Pellegrino: “Ho perso un figlio”

Patrizia Pellegrino è una nuova concorrente del Grande Fratello VIP, il reality show condotto da Alfonso Signorini su Canale 5.

L’attrice 59enne, durante una chiacchierata con Manila Nazzaro in giardino, ha svelato un particolare doloroso della sua vita privata, riprendendo quanto raccontato dalla Miss Italia 1999 qualche giorno fa, ovvero l’aborto spontaneo avvenuto l’anno scorso.

Patrizia Pellegrino ha vissuto lo stesso dramma, avendo perso il figlio Riccardo pochi giorni dopo la sua nascita. Ha ricordato quando il compagno le ha dato la triste notizia: “Il giorno che io dovevo andare a prenderlo è entrato Pietro, l’ho guardato negli occhi e ho capito tutto subito”. L’attrice di Torre Annunziata ha anche raccontato che in quello stesso giorno, sul bonsai che aveva in camera, è apparso un fiore bianco. Per Lucia Annunziata “Lui era lì che mi salutava, io non l’ho potuto nemmeno vedere”.

Dopo la confessione di Patrizia Pellegrino, le due donne hanno promesso che un giorno lasceranno andare in cielo un palloncino a forma di cuore per ricordare “i nostri angeli”.

I FIGLI DI PATRIZIA PELLEGRINO

Patrizia Pellegrino ha tre figli: Tommaso e Arianna (avuti dall’ex marito Pietro Antisari Vittori) e Gregory, adottato in Russia, la cui vicenda è documentata nel libro autobiografico Per avere Gregory. Il 28 maggio 2005 si è sposata con l’imprenditore Stefano Todini, da cui però si è separata nel 2013.

CHI È IL COMPAGNO GIAMPAOLO EMBRIONE

Il compagno attuale di Patrizia Pellegrino si chiama Giampaolo Embrione, più giovane di lei di sei anni. Su di lui, però, si sa davvero poco, a parte l’anno di nascita: 1968. L’uomo nella vita fa il perito assicurativo ed è un manager nel suo campo.

Sulla relazione con Giampaolo tempo fa l’attrice ha raccontato:

“Non me ne ero assolutamente resa conto, ma mi stavo ammalando. Passavo da stati di piena euforia, a momenti di buio e di silenzio. Il neurologo a cui mi sono rivolta, mi ha subito diagnosticato un forte esaurimento nervoso associato a depressione. Mi sono fatta aiutare da una psicologa. Insomma, ho seguito due percorsi, costellati anche da punture e medicinali che mi aiutassero a stare su, come si dice, e piano piano ne sono uscita fuori. Quando infatti ho incontrato Giampaolo non mi ero ancora del tutto ripresa, ma lui ha fatto il resto: mi ha ridato la voglia di vivere“.