Nonostante l’anno pandemico e tutti gli aspetti catastrofici che ha portato, indubbiamente il 2020 ha in qualche modo celebrato un successo tutto al femmine.
In Polonia e in Argentina hanno animato le strade le manifestazioni per rivendicare diritti civili come il diritto all’aborto, senza troppe restrizioni, ottenuto fortunatamente nel secondo paese citato.
Tanti cambiamenti hanno mutato considerevolmente l’assetto globale, con una svolta al femminile che è stata più che apprezzata. Il nome che ha dominato questo periodo a dir poco destabilizzante è stato quello di Kamala Harris: cinquantasei anni, senatrice, al fianco di Joe Biden è stata la prima donna eletta vicepresidente degli Stati Uniti d’America.
Lei, figlia di immigrati, cresciuta tra letture afroamericane e proteste in difesa dei diritti civili, non è l’unica “quota rosa” ad aver conquistato una carica finora prerogativa maschile.
Diverse donne hanno scritto la storia, raggiungendo i vertici di istituzioni importanti anche in Italia, dove la strada per la parità di genere è ancora tutta in salita.
L’elenco resta aperto: è ancora in fieri. Nella speranza che si aggiungano sempre donne che con le loro spiccate capacità riescano a conseguire ruoli preminenti nelle classi dirigenti che hanno in mano il futuro del nostro Paese e del mondo intero.
Al primo posto c’è Kamala Harrish, 56 anni senatrice, prima vicepresidente USA.
Janet Yellen, 74 anni, è un’economista e accademica, la prima donna alla guida del Tesoro USA.
Francesca Nanni, 60 anni, magistrato alla procura generale di Milano;
Maria Luisa Pellizzari, 61 anni prefetto, prima donna vice capo vicario della Polizia di Stato;
Antonella Polimeni, 58 anni, chirurga e docente universitaria, prima donna rettrice dell’università La Sapienza.
Margherita Cassano, 64 anni magistrato, prima donna presidente aggiunto della corte di cassazione
Sara Gama, 31 anni, calciatrice, prima vicepresidente donna dell’Associazione Italiana Calciatori.
Elisabetta Garzo, 65 anni, magistrato, prima donna presidente del tribunale di Napoli.
Miuccia Prada, 72 anni, stilista, la prima donna tra i 100 manager italiani più pagati.
Nanaia Mahuta, 50 anni, politica e antropologa. La prima donna Maori ministra degli Esteri in Nuova Zelanda
All’ultimo posto non per importanza troviamo le ricercatrici Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita e Concetta Castilletti, quelle che hanno isolato il Covid19 allo Spallanzani.
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