Giornata Internazionale della Donna, la solidarietà del Parlamento UE alle ucraine

di Manuela Zanni


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Mentre il mondo riemerge ( o, almeno, ci prova) dalla pandemia di Covid-19, il suo impatto sulla vita lavorativa e privata delle donne passa in cima all’agenda. Questo tema è stato l’oggetto della riunione interparlamentare del 3 marzo scorso dal titolo: “Un ambizioso futuro per le donne europee dopo il Covid-19: stress mentale, uguaglianza di genere nel telelavoro e lavoro di cura non retribuito dopo la pandemia”.

Giornata internazionale della donna 2022

La riunione è stata organizzata dalla Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere (FEMM) in collaborazione con la Direzione per i rapporti con i Parlamenti nazionali. Ad aprire l’evento saranno la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, la Ministra francese per l’uguaglianza di genere, la diversità e le pari opportunità Élisabeth Moreno e la vicepresidente della Commissione europea per i valori e la trasparenza Věra Jourová. La prima ministra dell’Islanda Katrín Jakobsdóttir terrà un discorso programmatico.

Quando sarà celebrata la Giornata internazionale della donna 2022

La Giornata internazionale della donna verrà celebrata durante la sessione plenaria di Strasburgo l’8 marzo. Il 7 marzo a Strasburgo, un seminario sui media, esaminerà il ruolo del Parlamento europeo e dell’Unione europea nel migliorare l’uguaglianza di genere. L’evento verrà trasmesso in diretta.

Le donne alla guida dell’Europa

L’Europa guidata da tre donne, Ursula von der Leyen, Christina Lagarde e Roberta Matsola è compatta nella difesa di valori umani, politici, istituzionali. In un teatro di guerra attualmente instabile e imprevedibile che evidenzia la vulnerabilità degli equilibri globali.

L’intervento di Roberta Metsola

La presidente del Parlamento europeo è sicura: l’Ue è unita ora più che mai contro l’azione di Putin, che ha deciso di invadere e dichiarare guerra all’Ucraina. Per Roberta Metsola è stata una giornata di incontri, con un tema – ovviamente – a farla da padrone. “Fino a una settimana fa non mi sarei aspettata un’Europa così unita, ma ora mi sono ricreduta – ha detto in un breve passaggio davanti ai giornalisti presenti a Bruxelles – Abbiamo dimostrato e stiamo dimostrando al mondo intero che possiamo farlo, che possiamo essere uniti. Ora è importante passare dalle parole ai fatti”.

Nel pomeriggio, con un tweet dal profilo ufficiale della presidente, Metsola ha sottolineato: “La risposta dell’Unione europea all’invasione di Putin dell’Ucraina è stata rapida e severa. Sanzioni, solidarietà, aiuti umanitari, aiuti agli Stati vicini – ha scritto – Non ci fermeremo qui”. Poi ha ringraziato la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, con cui ha avuto un incontro oggi: “Grazie per la sua leadership e i suoi sforzi volti a garantire l’unità dell’Unione europea in questi giorni bui”, ha scritto Metsola.

 

Le donne che resistono alla guerra e danno la vita ai propri figli

I volti delle donne ucraine , in fuga da città spettrali e con i propri figli sotto una terra che trema sono pieni di sgomento, paura, angoscia ma anche forza e capacità di resilienza. Resistono. Le donne paladine della vita. In questo difficile contesto, la data dell’8 marzo, “Giornata internazionale della donna”, simbolo delle conquiste sociali e politiche femminili ma anche delle discriminazioni e delle violenze, è un’occasione per interrogarsi sul mondo visto, oggi, dalle donne.

Le donne protagoniste, ancora una volta della ri-nascita

Ancora una volta, sono le donne protagoniste della ri- nascita. Pilastri riconosciuti dal G20 a presidenza italiana, dal Pnrr, dall’agenda
politica della Commissione europea e dai singoli Stati. Fattore strategico di sviluppo e contro ogni forma di violenza. Ma non solo.
Donne e scienza un binomio vincente. Tra gli obiettivi del governo Draghi , infatti, elevare almeno al 35% la percentuale di studentesse nelle discipline scientifiche, scelte, oggi, solo da una ragazza su cinque. Un divario e uno stereotipo da superare, mentre Fabiola Gianotti è direttrice del Cern e Maria Chiara Carrozza è presidente del Cnr, prima donna nella storia dell’istituzione.

Le parole del Presidente della Repubblica

Dignità è impedire la violenza sulle donne, profonda, inaccettabile piaga che deve essere contrastata con vigore e sanata con la forza della cultura, dell’educazione, dell’esempio”. “Dignità è non dover essere costrette a scegliere tra lavoro e maternità”, è il monito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Le donne  protagoniste della ripartenza del 2022

Sono tante le donne che sono protagoniste della ripartenza dopo questi anni difficili.  E ora “tocca” alle donne ucraine, a loro tutta l’ammirazione e il sostegno necessari per far crescere il fiore della pace su una terra resa arida dalla guerra. Iniziamo con  una mimosa.

Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Correlati Categoria