Tampon tax, Francesca Michielin: “Ho speso 15 euro. Il ciclo è un lusso?”

di Manuela Zanni


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La cantante Francesca Michielin non è certo una che le manda a dire come dimostra  sui suoi profili social in cui ha sempre parlato apertamente, condividendo opinioni e discutendo di temi improtanti.  L’ultimo argomento che  ha affrontato su Twitter riguarda  una questione che tocca da vicino la vita di moltissime donne: la Tampon Tax. La tassazione sugli assorbenti li equipara a beni di lusso, quando sono una necessità, una questione di salute e di igiene.

 

 

Il tweet di protesta di Francesca Michielin  contro la tassa sugli assorbenti

La cantante ha condiviso sui suoi profili social un’esperienza comune a moltissime donne: come ogni mese ha dovuto comprare gli assorbenti, spendendo quindici euro. Una cifra condizionata dall’Iva, che anziché essere la stessa dei beni di prima necessità (cioé al 4%) è la stessa dei beni voluttuari, come le borse o gli alcolici. Su Twitter la cantante ha scritto:
E anche oggi, come ogni mese, ho speso i miei 15 euro di assorbenti (3 pacchi di media mi servono). Del resto, avere il ciclo è un lusso, è uno sfizio, come voler bere spumante, andare in vacanza, comprarsi le sigarette o un nuovo smartphone, no?

I commenti (alcuni deludenti) sui social

Il tweet è diventato virale e ha ricevuto migliaia di risposte. Ma come ha sottolineato la stessa Michielin, solo una parte dei commenti si concentrava sul problema della Tampon Tax, tutti gli altri erano consigli (non richiesti) su come spendere meno. “Non ho parole. Anziché aprire un dibattito sulla tassazione sugli assorbenti – ha commentato – mi devo ritrovare a leggere consigli su quali assorbenti usare”.

Le alternative e la libertà di scelta: “My body, my choise”

Esistono alternative economiche agli assorbenti usa-e-getta, come la coppetta mestruale o la biancheria da ciclo, ma ogni donna dovrebbe essere libera di scegliere la soluzione più idonea alle proprie esigenze. La priorità, sottolinea la cantante, è “sentirsi a proprio agio” e nessuna dovrebbe scegliere un prodotto che non le piace solo perché è l’unica opzione che può permettersi. “My body, my choice”, ha affermato Michielin.


Francesca Michielin: “Non vogliamo il contentino”

Il dibattito è poi proseguito e il dato sorprendente è che moltissimi commenti venivano da uomini. C’è chi le consiglia la coppetta mestruale e chi le ricorda che il governo Draghi ha inserito nel Documento programmatico di bilancio la riduzione dell’Iva sugli assorbenti, dal 22% al 10%. Si tratta comunque di una misura che non è ancora realtà e che comunque è un compromesso al ribasso, dal punto di vista delle Michielin. “Non vogliamo il contentino – conclude – vogliamo che la tassazione scenda ancora o che gli assorbenti siano gratuiti come accade in altri Paesi”. Al momento , le donne devono ancora pagare un bene necessario come uno sfizio.

 

Le 7 linee di intervento in vista della manovra di bilancio

Alla voce Fisco della manovra di bilancio del governo Draghi si prevede un primo intervento di riduzione degli oneri fiscali. Tra gli interventi, insieme al  rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax e allo stanziamento di risorse per contenere gli oneri energetici nel 2022,  è previsto  il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile.

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