“L’idea è di confrontarmi e creare un dialogo tra le generazioni”: Sofia Viscardi in Basement Café su YouTube

di Alice Marchese


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«Per me è naturale tutto quello che ho fatto, amo comunicare» com’è riportato da Repubblica, dice Sofia Viscardi. «Ma non sopporto chi dice: “Fai un mestiere che ti piace e non lavorerai un giorno”, perché io lavoro tanto ». Ragazza milanese, classe 1998, ha postato il primo video dalla sua cameretta a soli 15 anni ed è diventata così un fenomeno di YouTube con milioni di visualizzazioni. Nel 2016 ha scritto e pubblicato il suo primo romanzo Succede (Mondadori), best seller che ha insidiato il podio di Andrea Camilleri; è anche diventato un film. Secondo libro Abbastanza. Su YouTube fa interviste, dispensa consigli e riflessioni dal suo canale Venti (810mila iscritti), per Forbes è tra i 100 under 30 più influenti d’Italia.

Giovedì debutta nella terza stagione di Basement Café by Lavazza, gli incontri (alle 14 sul canale YouTube del programma e sul sito di Repubblica) ideati dal giovane scrittore Antonio Dikele Distefano. Un fenomeno, in due anni 23 milioni di views e oltre 80 mila interazioni. Sofia dialoga con due ospiti sui temi più diversi, proponendo brani di film. La prima coppia, domani, è formata dalla digital creator Camihawke e Silvia Semenzin, sociologa digitale e promotrice della legge contro il revenge porn. Il 26 sarà la volta di Achille Lauro e Francesca Barra, a dialogo su fake news, successo e morale. Il 3 dicembre Myss Keta e Gad Lerner parlano di politica, il 10 la street artist Jorit e Michela Murgia riflettono sulle arti visive, il 17 Paolo Nespoli e Francesca Michielin si confrontano sulla difesa dell’ambiente. «Con Basement pensavo di uscire dalla mia comfort zone », racconta, «invece mi hanno fatto sentire a mio agio. Quando faccio interviste sui miei canali, lavoro con Irene Graziosi, mia amica e mia autrice». Parla con i coetanei sul web fin da piccola, oggi vuole coinvolgere gli adulti. «I miei genitori lavorano nel mondo della comunicazione quindi mi hanno capito. Non tutti hanno questa fortuna. L’idea è di confrontarmi e creare un dialogo tra le generazioni. Con le nuove tecnologie, il divario è aumentato: il web offre grandi opportunità, mentre ho la sensazione che i vecchi media, come i giornali, non parlino ai giovani».

Achille Lauro si è aperto: «Il successo? », spiega, «non do peso a quello che dicono, nella vita sono stato sempre tutto. Pure da piccolo: ero il ragazzetto magro ma anche l’uomo di casa». «Mi ha colpito », commenta Viscardi, «perché è in una veste diversa rispetto al solito, non è una persona che si concede molto». Si vede come conduttrice in tv? «No, sono ancora molto giovane. Finché non ho cominciato a lavorare con Venti, quindi con un team, comunicare sul web era un gioco. Andavo a scuola, ho guadagnato dei soldi ma non era uno stipendio. Spero di capire quale sarà il mio futuro. Oggi non ho un obiettivo, ma mi dà soddisfazione quello che faccio». 

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