Gianluca Vialli: “Ho meno tempo, voglio essere un esempio come padre”

di Alice Marchese


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Gianluca Vialli è uno dei grandi protagonisti della serie “Una semplice domanda” di Alessandro Cattelan, in onda su Netflix. L’ex calciatore si è raccontato senza filtri e si è soffermato sul tumore e  sul suo rapporto con le figlie da quanto ha scoperto di dover fare i conti con tutto questo.

Gianluca Vialli: “Spero di vivere più a lungo possibile”

“Il pensiero è cambiato”, ha ammesso Gianluca Vialli nel prodotto Netflix: “Io sono convinto che i nostri figli seguano il nostro esempio più che le nostre parole. Credo di aver meno tempo per essere da esempio adesso che so che non morirò di vecchiaia. Spero di vivere più a lungo possibile, ma mi sento molto più fragile di prima e ogni mio comportamento mi porta a fare questo ragionamento: è la cosa giusta che sto mostrando alle mie figlie?”.

Nel corso del dialogo con Alessandro Cattelan, Gianluca Vialli ha spiegato: “In questo senso, cerco di essere un esempio positivo. Quindi cerco di insegnare loro che la felicità dipende dalla prospettiva attraverso la quale tu guardi la vita. Cerco di spiegare loro che non ti devi dare delle arie, che devi ascoltare di più e parlare di meno, che devi cercare di migliorarti giorno, che devi ridere spesso e devi aiutare gli altri”.

“Questo è il segreto della felicità”

Gianluca Vialli sostiene quanto sia importante non rinnegare il lato più debole di sé, ma accoglierlo. “Secondo me è un po’ questo il segreto della felicità. Soprattutto, cerco di fare in modo che loro abbiano l’opportunità di trovare la loro vocazione. Io credo che lo scopo della vita sia quello di trovare uno scopo. Quando trovi un motivo per cui vale la pena risolvere i problemi, arrabbiarti e gioire, secondo me è molto più facile provare questa emozione di felicità. Ma cerco anche di dimostrare loro che va bene essere vulnerabili, che va bene piangere e che va bene essere tristi”.

Chi è Gianluca Vialli

È un nuovo dirigente sportivo ed anche allenatore di calcio ed ex calciatore italiano nel ruolo di attaccante e capo delegazione della nazionale italiana uno tra i migliori centravanti degli anni 1980 e 1990. Ha vinto tutte e tre le principali competizioni UEFA per Club ed è anche l’unico tra gli attaccanti. Ha vinto molti trofei non soltanto in campo Nazionale. E’ stato più volte candidato al Pallone d’oro e si è classificato al 7° posto nelle edizioni 1988 e 1991.

La diagnosi

Nel 2018 Gianluca Vialli sembra aver intrapreso una battaglia molto dura contro un tumore al pancreas. Soltanto a distanza di 2 anni poi ha raccontato la malattia dicendo di essere anche guarito. “L’ho considerata semplicemente una fase della mia vita che andava vissuta con coraggio e dalla quale imparare qualcosa… Spero che la mia storia possa servire a ispirare le persone che si trovano all’incrocio determinante della vita. Giravo con un maglione sotto la camicia. Perché gli altri non si accorgessero di nulla, per essere ancora il Vialli che conoscevano”.

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