Vaiolo delle scimmie, è “emergenza sanitaria globale”, cosa c’è da sapere

di Redazione


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Il vaiolo delle scimmie – il cui primo caso risale al 1970 – è stato ufficialmente dichiarato un’emergenza sanitaria globale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Emergenza sanitaria globale

L’OMS ha annunciato sabato scorso che il vaiolo delle scimmie è un’emergenza sanitaria globale dopo varie riunioni del comitato che, però, si è diviso nel dichiararla o meno. Da un lato, infatti, c’è chi ritiene che tale comunicazione possa aiutare a contenere la diffusione della malattia e dall’altro chi pensa che l’infezione non soddisfi i criteri emergenziali per la bassa mortalità e la bassa propagazione nella popolazione.

Tra l’altro, la formula ’emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale’ si è applicata solo alla pandemia di Covid-19 e agli sforzi per combattare la poliomelite. L’OMS, però, ha affermato che l’epidemia di vaiolo delle scimmie in oltre 70 Paesi si configura come un’emergenza sanitaria globale.

Cos’è il vaiolo delle scimmie?

Il vaiolo delle scimmie (monkeypox) è un’infezione che appartiene alla famiglia dei poxvirus che comprende anche il virus del vaiolo ormai sradicato.

È stato scoperto per la prima volta nell’uomo nel 1970 nell’Africa centrale e occidentale, spesso in prossimità delle foreste pluviali tropicali, ed è considerato endemico nella Repubblica Democratica del Congo. Si ritiene che l’origine dell’infezione risalga a un roditore africano o a un piccolo mammifero ma non le scimmie, nonostante il nome che deriva, invece, dai primi casi documentati nel 1958, quando si verificarono focolai nelle scimmie usate per la ricerca.

Tra gli esseri umani si diffonde con il contatto tramite pelle, fluidi corporei, piaghe e oggetti come indumenti e biancheria da letto contaminati dal virus. Inoltre, quando le lesioni guariscono, le croste – che potrebbero trasportare il virus – possono generare della polvere inalabile”. Di norma, la malattia è lieve ma in alcuni casi rari può portare alla morte. In Africa, circa una persona su 10 che contrae il vaiolo delle scimmie muore. Tutti gli altri guariscono nel giro di due – quattro settimane.

Sintomi del vaiolo delle scimmie

I sintomi del vaiolo delle scimmie di solito impiegano da una a due settimane per manifestarsi dopo che l’ospite umano è stato infettato. Ovvero piccole lesioni, più lievi di quelle del vaiolo, e sintomi simil – influenzali come febbre, mal di testa, fino a difficoltà respiratorie. Inoltre, una caratteristica che distingue l’infezione da vaiolo delle scimmie da quella del vaiolo è lo sviluppo dei linfonodi ingrossati. È anche probabile che compaia un’eruzione cutanea che si trasforma in vesciche piene di pus con lesioni che di solito si ricoprono in poco più di due settimane. I sintomi generalmente durano da due a quattro settimane.

Il vaiolo delle scimmie è in gran parte non fatale. Tuttavia, esiste una versione dell’infezione che ha un tasso di mortalità del 10%. Però, il virus attualmente in circolazione ha un tasso di mortalità inferiore all’1%.

Trattamento

Il vaccino contro il vaiolo può fornire protezione anche contro il vaiolo delle scimmie ma poiché il vaiolo è stato eradicato non è un vaccino di routine. Il trattamento, quindi, è generalmente di supporto perché non sono disponibili farmaci specifici.

Cosa succede in caso di contagio

In caso di contagio sospetto, il paziente deve isolarsi e contattare un medico.

LEGGI ANCHE: Vaiolo delle scimmie, c’è da preoccuparsi?

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