L’igname altro non è che un tubero che nell’aspetto ricorda moltissimo le patate dolci e che viene coltivano nelle regioni tropicali. In Brasile questo tubero viene chiamato inhame; pare sia un alimento prezioso che vanta proprietà benefiche non indifferenti. Dunque cerchiamo di capire più nel dettaglio in che modo l’igname può essere un alleato della nostra salute e del nostro benessere.
A quanto pare questo tubero aiuta il nostro organismo ad eliminare le tossine del sangue attraverso pelle, reni e intestino. Inoltre, in passato veniva persino utilizzato come rimedio naturale per la cura della sifilide, specialmente in certe culture.
Non c’è dubbio che l’igname sia un toccasana per il sistema immunitario; secondo la medicina orientale ha anche effetti positivi nella prevenzione e nel trattamento della malaria e della febbre gialla. Anche nella moderna medicina omeopatica l’igname viene spesso utilizzato: è ottimo per una certa categoria di problemi al femminile: in generale questo tubero vanta proprietà analgesiche e una serie di principi attivi che hanno molto a che fare con gli ormoni. Questo tubero è noto anche per la sua azione antinfiammatoria, antispasmodica e antireumatica ed è l’ideale per combattere e contrastare i sintomi e gli effetti collaterali della menopausa, della dismenorrea e, in generale, dei dolori reumatici.
L’igname, essendo particolarmente ricco di Vitamina C, contribuisce a proteggere l’organismo dalle infezioni virali, ed essendo anche fonte di ferro, magnesio, potassio e fosforo non solo è un toccasana per la salute, ma ci aiuta a drenare i liquidi in eccesso, a tenere sotto controllo la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna e a mantenere stabili e controllate gran parte delle funzioni vitali.
Ma non è certo finita, perché questo tubero simile alla patata, infine, viene utilizzato come rimedio naturale per verruche, unghie incarnite e cisti sebacee. In alcune culture viene anche utilizzato anche in caso di ustioni e fratture, per alleviare dolore e gonfiore.
Ma come lo assumiamo? Semplicemente mangiandolo crudo, bollito, fritto, arrosto o utilizzandolo per le nostre zuppe, e può essere utilizzato anche nella preparazione dei dolci.
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