Guida al pap test: in cosa consiste, quando farlo e perchè è importante

Il pap test è un esame citologico che indaga le alterazioni delle cellule della cervice dell’utero. Il suo nome deriva dal medico Georgios Papanicolaou che sviluppò questo test per la diagnosi rapida dei tumori del collo dell’utero.

In che cosa consiste il pap test?

Il pap test può essere fatto dall’età adolescenziale (o comunque dal primo rapporto sessuale) e riguarda la prevenzione del tumore al collo dell’utero di tutte le donne. Esso, tuttavia, non diagnostica il tumore ma solo le eventuali alterazioni delle cellule della cervice dell’utero che possono provocare il cancro.

Quando fare il pap test e come funziona?

Per fare il pap test, il ginecologo preleva una piccola quantità di cellule del collo dell’utero con la spatola o con un tampone cervicale. Le cellule prelevate vengono poi messe su un vetrino per effettuare l’esame di laboratorio.

Il prelievo dev’essere effettuato lontano da rapporti sessuali, dalle mestruazioni, dall’impiego di irrigatori vaginali, ovuli o candelette. L’esame può essere effettuato anche durante la gravidanza. In base alle linee guida europee e della Commissione Oncologica Nazionale, nella fascia di età compresa tra 25 e 65 anni sarebbe opportuno effettuare il test almeno ogni tre anni. Negli Stati Uniti si esegue ogni 12 mesi.

In generale, i medici raccomandano di iniziare il test pap all’età di 21 anni o dal primo rapporto sessuale. I medici concordano sul fatto che le donne possono prendere in considerazione l’arresto del pap test di routine a 65 anni se i loro precedenti test per il cancro del collo dell’utero sono stati negativi.

Importanza dei risultati del pap test

Fermo restando che come tutti i tipi di test scientifici, anche il pap test ha una percentuale di falsi negativi e/o di errori (il 2%), i risultati di un pap test indicano in maniera abbastanza certa la presenza di cellule anomale nella cervice. In particolare se il pap test può dare risultato negativo, quindi non c’è bisogno di ulteriori trattamenti o test fino al prossimo pap test entro l’anno, ma se il risultato è positivo non significa che avete il cancro del collo dell’utero. Quale risultato positivo varia in base al tipo di cellule scoperte nel test.

Gli esami che possono seguire in questo caso variano in base al tipo di cellule ed eventuali presenza di virus come il Papilloma Virus e il medico può decidere di eseguire una procedura chiamata colposcopia con uno strumento di ingrandimento speciale (colposcopio) per esaminare i tessuti del collo dell’utero, della vagina e della vulva. Il medico può anche prendere un campione di tessuto (biopsia) da tutte le zone che appaiono anomale. Il campione di tessuto viene poi inviato ad un laboratorio di analisi per una diagnosi definitiva.