Come smettere di fumare? Dalla riflessologia articolare all’agopuntura

di francesca


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In realtà, non c’è un modo “giusto” per smettere di fumare ma la cosa certa e comune a tutti i programmi e prodotti per smettere di fumare è che avrete bisogno di tanta forza di volontà ed essere disposti a non cedere.

Per molti la difficile scelta di disintossicarsi necessita dell’ausilio di un qualche supporto professionale o dell’utilizzo di prodotti medici come cerotti alla nicotina, gomme o pseudo-sigarette. I cerotti, da questo punto di vista, possono dare una mano e contribuire a ridurre i sintomi d’astinenza, ma ognuno di noi è il vero responsabile del successo o dell’insuccesso della propria terapia. Prendere una decisione perciò, è una cosa che si può fare solo con una forte presa di coscienza. A questo scopo possono venirci incontro alcuni dati riguardanti i tassi di successo relativi ad ogni studio clinico per ciascuno dei metodi indicati.

Metodo fai-date

Molti fumatori cercano di smettere di fumare basandosi unicamente sulla loro forza di volontà. In questo caso, è probabile che le prime settimane siano la parte più dura. Il buono è che, se ci si riesce, non sarà poi necessario disintossicarsi dai metodi di supporto. Il fai-da-te, inoltre, è totalmente gratuito!

Purtroppo, però, le statistiche dimostrano che si tratta del modo meno efficace per smettere di fumare. Per ogni 100 fumatori che smettono di fumare senza aiuti o consulenza, solo 3 – 5 di loro smettono davvero, ovvero non riprendono entro un arco di tempo di 12 mesi.

Aiuto professionale

Smettere di fumare è ormai un ambito di competenza medica e le ASL o gli studi medici mettono a disposizione diversi strumenti di supporto nella terapia anti-fumo. Si può quindi partire già chiedendo aiuto al proprio medico. In questo caso, egli potrà già fornire, in prima battuta, dei consigli utili, depliant informativi e numeri di assistenza gratuita; inoltre, il medico può informare su quali sono i rischi e gli aiuti esistenti sul proprio territorio di riferimento per seguire una vera e propria terapia di disintossicazione.

I dati dimostrano, in questo senso, che su 100 soggetti che hanno deciso di smettere di fumare chiedendo aiuto al proprio medico e alle strutture locali, 13 di loro ci sono riusciti.

I consigli su come smettere di fumare (ad esempio consigli per aumentare la forza di volontà), libri, siti web, nastri, video e altri mezzi informativi possono aiutare a decidere di smettere.

Uso di farmaci di supporto

Studi clinici hanno dimostrato che l’uso di ausili farmaceutici per smettere di fumare aumentano di circa il doppio le probabilità di riuscire a smettere di fumare. Si tratta in questi casi di sostituti della nicotina o medicinali soggetti a prescrizione medica. Questi farmaci possono ridurre la gravità dei sintomi di astinenza e scompensi che inducono molti fumatori a desistere dalla loro decisione. Tali preparati possono anche rendere il fumo meno piacevole o fare in modo di influenzare alcune aree del cervello coinvolte nella dipendenza.

Gli studi hanno dimostrato che i fumatori che smettono utilizzando uno di questi metodi sono circa il doppio delle di quelli che ricorrono al fai-da-te. In realtà, il modo più efficace per smettere di fumare è quello di combinare tali farmaci con sessioni settimanali di sostegno di un esperto consulente.

Ipnosi, agopuntura e riflessologia

Non tutti vogliono assumere farmaci per smettere di fumare; esistono perciò varie alternative naturali per aiutarsi a smettere. Le tecniche di ipnosi e di agopuntura possono essere molto utili in alcuni casi e hanno davvero pochi effetti collaterali. In particolare, l’agopuntura e la riflessologia puntano a stimolare quelle sostanze che il corpo ha smesso di produrre a causa della sostituzione di esse con la nicotina: le endorfine. La riflessologia, perciò, rimette in moto attraverso l’orecchio o la pianta del piede i meccanismi di produzione di endorfine aiutando a decondizionare la mente alla dipendenza da nicotina. Chi ricorre a tali tecniche si dice molto soddisfatto anche se non ci ancora sono dati sufficienti per dimostrare che questi metodi funzionino meglio del semplice fai-da-te.

Il metodo di Allen Carr in The Easy Way to stop smoking

Tale metodo sta diventando sempre più, la vera alternativa per smettere di fumare. Molte persone sostengono che il libro di Allen Carr riesca a cambiare profondamente le idee legate al fumo e, in particolare, le idee positive legate alla sigaretta, trasformandole in banali credenze errate.

Secondo Allen Carr che è stato un fumatore per 30 anni e che ha provato i vari metodi per smettere di fumare, il vero problema del fumo non è la nicotina o la dipendenza fisica, che può essere evidentemente superata, ma il paradigma mentale legato al fumo.

Per esempio: è vero che fumare ci piace davvero? Il sapore del tabacco in bocca è veramente gustoso come pensiamo? The Easy Way to stop smoking è un grande successo che si basa su uno slogan semplice: È facile smettere di fumare….se sai come farlo!

Tale metodo punta a sgretolare tutto ciò che è legato al fumo e soprattutto alla paura di smettere di fumare. Secondo Carr, infatti, esiste anche una forma di terrorismo legata allo smettere in quanto, è noto che la terapia comporta sintomi fisici di astinenza:

  • voglie
  • irritabilità
  • scarsa concentrazione
  • basso tono dell’umore
  • fame

Tutto ciò rappresenta un gigantesco limite a iniziare ed è anche la rappresentazione del fatto che l’essere umano non crede davvero nelle sue potenzialità che sono infinite. Smettere di fumare può essere sicuramente difficile ma non impossibile, insomma.

Tuttavia, far vincere le nostre paure, le dipendenze psicologiche e le debolezze fisiche è una vera sconfitta umana. Effettivamente, il picco della difficoltà riguarda le prime settimane, almeno per quanto riguarda i sintomi fisici. Dopo questa prima fase, il difficile è stare senza fumare nel lungo periodo a causa della dipendenza psicologica.

La dipendenza fisica dipende dal fatto che la nicotina è uno stimolante. I buoni effetti “comunemente” attribuiti al fumo, come per esempio, la maggiore concentrazione, sono dovuti alla riduzione degli effetti di astinenza che si innescano tra una sigaretta e l’altra.

Nervosismo, scarsa concentrazione e appetito sono il modo del corpo di chiedere più nicotina. Il meccanismo è simile alla fame, poche ore dopo un pasto, quando i livelli di zucchero nel sangue sono scesi, innescando la voglia e il desiderio di mangiare.

La dipendenza psicologica fa si che il fumo diventi un modello di vita quotidiana in cui determinate situazioni fanno scattare la voglia di una sigaretta:

  • bere un caffè
  • dopo un pasto
  • al telefono
  • in una conversazione ecc. ecc.

Oltre a queste abitudini quotidiane, la sigaretta viene associata psicologicamente a determinati benefici psichici come tenere sotto controllo l’ansia, la timidezza o la noia. Si può inoltre notare come la sigaretta venga utilizzata anche come strumento di ricompensa dopo aver finito un compito. Tale attaccamento emotivo alle sigarette può essere difficile da padroneggiare. Capire perché si fuma può fare la differenza tra una terapia di successo e un tentativo vano di smettere di fumare.

In conclusione, ciò che si può dire è che

  • Il metodo fai-da-te riesce solo in pochi casi e che, se si è intentato già diverse volte, è inutile riprovarci.
  • Leggere un libro non costa nulla e può essere l’azione che cambia la vita
  • Infine, chiedere aiuto al proprio medico e parlarne con chi ha già affrontato e vinto la cosa può essere un buon inizio di una terapia di successo
  • Ipnosi, riflessologie e agopuntura funzionano ma non lo si può dimostrare

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