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10 cose da sapere sulle allergie alimentari
Si parla sempre più spesso di allergie alimentari e intolleranze, facendo spesso una gran confusione tra le due cose, cosa che spesso ci spinge a cambiare completamente il nostro modo di mangiare ma senza un effettivo criterio di correttezza. Ecco quindi 10 cose che dovete sapere sulle allergie alimentari.
Le reazioni negative a determinati alimenti possono essere causare sia da allergie alimentari che da intolleranze, con un tasso di incidenza più alto soprattutto nei bambini durante i loro primi anni di vita e fin dalla fase dello svezzamento.
L’allergia alimentare è una forma specifica di intolleranza a determinati alimenti o componenti alimentari che attivano il sistema immunitario e provocano a catena il rilascio di sostanze chimiche organiche tra cui l’istamina, che è causa di prurito, arrossamenti, tosse e affanno.
L’intolleranza alimentare, anche se apparentemente può presentarsi con sintomi simili a quelli di un’allergia, in realtà è un fenomeno completamente diverso che coinvolge il metabolismo. Un esempio tipico è l’intolleranza al lattosio: chi ne soffre presenta una carenza di lattasi, l’enzima digestivo che scompone lo zucchero del latte.
Le allergie alimentari molto spesso sono ereditarie e vengono già diagnosticate durante i primi anni di vita.
Tra i sintomi più comuni legati alle allergie alimentari ci sono sicuramente quelli respiratori (congestione nasale, asma, tosse, respiro affannoso), quelli cutanei (gonfiore alle labbra, orticaria, prurito eczema), problemi gastrointestinali (nausea, diarrea, coliche, gonfiore addominale), e infine anche lo shock anafilattico.
L’allattamento al seno, se comparato con l’alimentazione artificiale, secondo alcuni studi ridurrebbe il rischio che il neonato sviluppi allergie alimentari.
Anche se le reazioni allergiche possono manifestarsi con qualsiasi componente alimentare o alimento, alcuni cibi sembrano avere una maggiore probabilità di provocare questo genere di disturbi. Tra gli allergeni alimentari più comuni ci sono senza dubbio il latte vaccino, le uova, la soia, il grano, i crostacei e la frutta secca.
Per verificare l’effettiva intolleranza di un soggetto a un determinato alimento, oltre ai vari test di laboratorio, viene praticato un regime alimentate basato sul principio della dieta ad esclusione che si basa sull’eliminazione di un alimento o di una combinazione di alimenti sospetti per un periodo di circa due settimane.
L’unico modo per prevenire la reazione allergica a un determinato componente alimentare o alimento è eliminare totalmente dalla dieta quei cibi che scatenano uno dei sintomi sopra elencati. In caso di intolleranze, invece, basterebbe semplicemente ridurre la quantità di cibo ingerita, tenendo sotto controllo la comparsa dei sintomi.
Dalle allergie alimentarti di solito non si guarisce, mentre per quanto riguarda le intolleranze, così come possono presentarsi improvvisamente anche in età adulta, possono anche scomparire o manifestarsi con minor frequenza.
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