Trend&Style – Francesca Piccini, l’eleganza diventa modernità classica

[dcgallery code=’fotogallery.donnaclick.it_post_95351′]Perché oggi, come un tempo, le collezioni di alta moda ci parlano di uno stile senza tempo. Dove lavorazione artigianale, tessuti preziosi e una cura per i particolari la fanno da padroni. In esclusiva per Donnaclick.it, il nostro Fashion Editor Franco Lorenzon, intervista Francesca Piccini, giovanissima stilista emergente che a differenza dei colleghi coetanei, ha scelto di promuovere e creare dei capi sartoriali di altissimo livello, dove l’arte, la cultura e le sapienti mani del Made in Italy sono il suo vanto all’estero. Scopriamo insieme quest’astro nascente della moda, soprattutto, teniamola d’occhio. In futuro, sentiremo molto spesso parlare di lei…

 Ci parli dei tuoi esordi?

Tralasciando le prime esperienze di quando ero bambina, che accomunano quasi tutte le bambine, posso citare il mio primo vero contatto con il mondo dell’Haute Couture, quando da adolescente stagista, a 19 anni, ho potuto lavorare nell’atelier di Raffaella Curiel a Milano. Li sono entrata in contatto davvero con questo mondo, vedendo nascere dall’ispirazione/intuizione quasi fulminea di Raffaella dei veri capolavori che partivano dalla sperimentazione del tessuto sulla figura femminile fino al successivo sviluppo del modello. E’ con Lei che ho toccato con mano il mondo delle passerelle per la prima volta, a Roma. Il secondo passo invece è stato lavorare in Camera Nazionale della Moda Italiana, dove ho potuto apprendere come questo mondo, tanto affascinante quando articolato e complesso, si struttura, al fianco del Cavalier Boselli e Giulia Pirovano. Infine il terzo e più importante, nulla togliere agli altri, l’ho fatto entrando nell’azienda Stefano Ricci. Il mio Grande Maestro.

Da chi hai appreso la passioni per la moda?

La passione per la moda non si apprende… si nasce con questa predisposizione. Almeno per me è così. Come ho già detto le mie esperienze lavorative precedenti mi hanno permesso di confermare la mia attitudine ma è stato poi al fianco del Signor Ricci che ho appreso il vero senso del Made in Italy, dell’attenzione alla qualità, al fatto a mano, fino all’attenzione del dettaglio. Un dettaglio che è quasi sbagliato chiamarlo tale, vista l’importanza che svolge nel capo.

Le tue creazioni a quale donna si rivolge?

Si rivolgono ad una donna forte ed elegante, un’eleganza che si trascina con se una sensualità molto forte, dal carattere mai volgare. E’ una donna cosmopolita ed indipendente, conosce benissimo il suo valore e ne va fiera. Una fierezza che non la porta mai a presentarsi come una donna “dura” anzi, è proprio della pienezza dei suoi valori che è capace di emozionarsi. Anche con poco, anche nei dettagli appunto. La vita è fatta di dettagli.

Visto il difficile momento economico, quali pensi siano le strategie da adottare?

Non mi piace parlare di strategie, quanto di strade. Penso che in un momento come questo la strada più importante da percorrere sia quella della Sincerità, proponendo ai propri clienti prodotti dei quali si possano fidare, andando a creare così un rapporto con il brand che vada al di là della mera parte commerciale, ma che torni ad essere quello che è il vero senso della Moda, bensì il Sogno. L’effimero. L’impercettibile.

Il pezzo che hai creato e ti emoziona di più?

Non riesco a rispondere, sarebbe come chiedere ad una madre qual è il figlio preferito. Amo tutte le mie creazioni, che partono da un punto di matita fino alla realizzazione finale, ognuno ha dentro di se parte di me, pensieri, desideri, sogni ed aspettative diverse.

Un personaggio che vorresti vestire?

Guarda ora sono felice di comunicarti che Eleonora Daniele ci ha scelto per vestire la sua conduzione di Uno Mattina. Sono fiera di questo risultato e mi piace godermi i risultati man mano che arrivano.

Tre aggettivi per definire Francesca Piccini?

Forse l’ossimoro Modernità classica è la perfezione del mio stile. In tre aggettivi: Raffinata, Elegante, Moderna.

I capi must della tua collezione?

Gli abiti ed i tailleur.

Un sogno non ancora realizzato?

Ritrovarmi durante il mio tempo libero, anche se pochissimo ultimamente, in un bar o ristorante e vedere una donna che indossa le mie creazioni.

Un consiglio di stile per tutte?

Indossare sempre qualcosa che la faccia sentire a suo agio nel suo corpo, non c’è nulla di più brutto secondo me vedere una donna costretta in un abito che non sa valorizzarla.

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CREDITI

Articolo e intervista: Franco Lorenzon Fashion Editor
Art direction: Viviella Chiappa
Foto da ARCHIVIO