Scopri qual è il primo colore percepito dai neonati a circa due settimane dalla nascita. La curiosità.
La coppia dopo un figlio scoppia?
L’arrivo di un figlio, specialmente se è il primo, può avere effetti devastanti sulla tenuta di una coppia.
E se crescere ed educare i figli è il mestiere più difficile del mondo, per tenere unito e vivo il rapporto, bisogna essere degli equilibristi professionisti.
Come fare? Ci sono delle regole da seguire?
A mio avviso, una ricetta universale non esiste, ma si possono tenere a mente alcuni piccoli gesti quotidiani, che possono aiutare la coppia a stare a galla nonostante i figli, il lavoro, i problemi e tutto lo stress che ne consegue.
- Trovare uno spazio SOLO per la coppia:
I figli sono dei dolcissimi esserini totalizzanti, succhiapensieri e trita energie. Il tempo libero, quotidianamente schiacciato dalle esigenze degli infanti, diventa una chimera sempre più lontana e irraggiungibile. Se aspettate che una serata child-free accada naturalmente, state comode e serene: questo miracolo succederà intorno al diciottesimo compleanno della vostra prole.
Gli spazi di coppia, quindi, vanno presi con decisione e senza sensi di colpa. Ricordatevi che prima dell’avvento del pargoletto avevate un compagno e ce l’avete ancora, nonostante siate perdutamente innamorate di quel piccolo esserino che sbraita, caga e rigurgita tutto il giorno. Quindi organizzatevi con i nonni o con la babysitter e trascorrete un pomeriggio, una serata o una nottata, da sole, con il vostro compagno.
Un po’ di ritrovata intimità oltre a fare bene al vostro matrimonio farà bene anche ai vostri figli.
- Parlare (non dei figli):
Il dialogo è molto importante. E questa è un’affermazione lapalissiana, ma non così scontata. Perchè a un certo punto, senza accorgersene, senza grossi motivi, ci si dimentica di parlare con il proprio compagno e ognuno, preso dai propri pensieri e doveri, diventa un pianeta a sé stante. Si finisce quindi per trascorrere serate infossati nel divano, lobotomizzati davanti alla tv e senza scambiarsi una parola. Mettici la stanchezza e la noia dei giorni che si ripetono sempre uguali, ma il dialogo, quello vivace e complice, inesorabilmente si spegne.
Quindi parlate, parlate, parlate.
Non necessariamente occorre disquisire sui massimi sistemi, vanno benissimo le frivolezze quotidiane: raccontarsi la giornata, sparlare di un collega, raccontare un aneddoto divertente o organizzare una cena con gli amici. Argomenti off limits: dettagli su pappine, rigurgiti e sulla cacca degli eredi.
- Sesso: Sesso?
Ah si… E’ importante per una coppia, lo sapete? Anche se siete sposati e avete figli, si può continuare a fare sesso, non è vietato. Lo sapevate, vero?
- Papà e mamma fuori dalla camera da letto:
Avete capito bene. In camera da letto sarebbe opportuno tornare ad essere una coppia. Lasciate in cucina o in bagno il genitore nanocentrico e apprensivo che siete diventate.
Dimenticarsi del figlio.
Perché se è vero che già diventa difficile trovare il momento giusto per stare insieme – quando la prole dorme o meglio ancora quando è dai nonni – è necessario avere la mente libera e predisposta. Pensare che nella stanza accanto ci sono i nostri pargoli che dormono come angioletti non aiuta l’attività sessuale. Oppure ricordarsi, sul più bello, che ci siamo dimenticate il cambio della maglietta della salute per i nonni, nemmeno. Quindi è necessario buttare fuori il papà e la mamma che e i noi dalla camera da letto e riscoprire l’intimità di coppia.
Dedicare tempo a se stesse e al compagno non significa, automaticamente, trascurare i figli o essere cattivi genitori, anzi.
Una coppia felice rende felici anche i propri figli.
Norma Jane | www.theyummymom.com
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