Fattore Rh negativo in gravidanza, i rischi per la salute di mamma e bambino

di Danila


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

 Il fattore RH-negativo in gravidanza potrebbe rivelarsi un problema. Ecco perché tra le prime analisi prescritte dal ginecologo in caso di gravidanza c’è anche l’esame del fattore Rh, importante perché fornisce informazioni da cui derivano alcune scelte da adottare durante la gestazione.

Il fattore Rh è un antigene che può essere presente sulla superficie dei globuli rossi: alcune persone ce l’hanno altre  no. Nel primo caso si parla appunto di Rh positivo, nel secondo di Rh negativo. In gravidanza è molto importante avere questa informazione perché permette, eventualmente, di stabilire immediatamente un’eventuale incompatibilità tra il sangue materno e quello del feto.

Quali sono i rischi?

Se entrambi i genitori, ad esempio, sono Rh negativo non bisogna assolutamente preoccuparsi; il problema invece si pone se la mamma ha un fattore Rh negativo e il papà quello positivo. In tal caso, se il feto eredita quello del padre, si verrebbe a creare una incompatibilità con il sangue della madre. In realtà questa incompatibilità può verificarsi più facilmente in una seconda gravidanza, se a causa di un esame un po’ invasivo, come l’amniocentesi, o durante il parto il sangue della madre si mescola con quello del feto. La mamma tenderà in questo caso a sviluppare un tipo di anticorpi che possono aggredire i globuli rossi del feto durante la seconda gravidanza. E’ una condizione potenzialmente negativa che può essere causa della cosiddetta malattia emolitica fetale-neonatale.

Cosa fare?

Se la mamma ha Rh negativo e il papà Rh positivo, lei dovrà sottoporsi ogni mese al test di Coombs indiretto, un semplice esame di laboratorio che consente di verificare la presenza degli anticorpi di cui si diceva prima nel sangue materno. Dopo la nascita, se il bambino ha un fattore Rh positivo, alla mamma bisognerà somministrare un farmaco, in pratica un’iniezione di anticorpi contro tale fattore, al fine di evitare problematiche durante una futura gravidanza.

LEGGI ANCHE:

5 consigli per affrontare i primi sintomi della gravidanza

Aborto tardivo, tutto quello che c’è da sapere

Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Correlati Categoria

Scegliere il nome del proprio bimbo è un momento importantissimo per i futuri genitori. Alcuni preferiscono optare per un nome tradizionale, magari di un proprio caro, altri invece preferiscono nomi più moderni ed esotici. Ma quali sono i nomi più in voga quest’anno? Scopriamolo insieme. I nomi maschili Secondo i dati Istat tra i nomi […]

Foto di Tai’s Captures su Unsplash Quando il bambino che portiamo in grembo sta per mettere il suo piedino, per la prima volta, nel suo futuro mondo, è il caso di pensare a stilare una lista di nascita. È una scelta che ha molti aspetti positivi in quanto permette a tutti di fare shopping intelligente. […]