Ecografie in gravidanza: quali fare tassativamente

di francesca


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In gravidanza si utilizzano:


  • l’ecografia trans vaginale, inserendo nella vagina un’apposita sonda a vescica vuota, che consente una visualizzazione più precoce e accurata delle prime immagini della gravidanza (sacco amniotico, battito cardiaco fetale, embrione);

  • l’ecografia trans addominale, più adatta per l’osservazione del feto dopo il primo trimestre.

  • Il sistema sanitario italiano prevede tre ecografie di routine, una per trimestre:

  • Ecografia del primo trimestre, entro la 12 settimana: consente di valutare se la gravidanza é singola o gemellare, se il battito cardiaco é regolare, se l’accrescimento corrisponde alla data presunta di concepimento e, in caso contrario, di ridatare la gravidanza, di visualizzare alcune malformazioni del feto. In alcune strutture, inoltre, si effettua la misurazione della translucenza nucale , che consente, da sola o in associazione con un prelievo di sangue, di stimare la probabilità che il feto sia affetto da sindrome di Down.

  • Ecografia del secondo trimestre, intorno alla 20 settimana, detta anche “ecografia morfologica”. Durante questa ecografia, si valutano il benessere fetale, la posizione della placenta, la quantità di liquido amniotico, le misure del feto, il regolare sviluppo della colonna vertebrale e i vari organi (cervello, cuore e grossi vasi sanguigni, stomaco, reni, vescica ecc.). Spesso, se i genitori lo desiderano, é possibile individuare il sesso del bambino.

  • Ecografia del terzo trimestre, dopo la 30 settimana. Valuta principalmente la crescita regolareposizione del feto (se cefalica, e quindi idonea a un parto naturale, o podalica: in questo caso saranno necessari controlli successivi per programmare, nel caso che il bambino non si giri, un parto cesareo del feto.

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