I “rifiuti dell’evoluzione”, 9 parti del corpo che non usiamo più

di Romina Ferrante


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Esistono parti del corpo che abbiamo smesso di utilizzare ormai da tempo e destinate nel prossimo futuro a scomparire. Si tratta come le ha definite la Dott.ssa Dorsa Amir, una antropologa evoluzionista del Boston College di veri e propri “rifiuti dell’evoluzione”, “strutture vestigiali” che hanno perso la loro funzione originaria.

Vediamo insieme quali sono.

L’appendice

Tra le più famose c’è sicuramente l’appendice, una piccola propaggine tra i 5 e i 9 cm, che si trova nel colon destro o cieco e di cui ci accorgiamo solo quando è infiammata. Secondo alcuni scienziati potrebbe essere un lascito dei tempi in cui ci nutriva solo di foglie e bacche. Molti animali erbivori che consumano molta cellulosa presentano spesso un intestino cieco allungato. Per altri ricercatori si tratta invece di una riserva di batteri “buoni” che aiutano l’intestino a lavorare al meglio.

Organo vomeronasale o organo di Jacobson

Si tratta di un piccolo organo tubolare, posto in una cavità dietro le narici, sotto la superficie interna del naso o nella parte superiore del palato, capace di catturare i feromoni (sostanze chimiche che indicano la disponibilità all’accoppiamento) emessi dai potenziali partner. Anfibi, rettili e mammiferi lo utilizzano proprio per questo, mentre nell’uomo non ha più alcuna funzione non essendo collegato al cervello. Il bulbo olfattivo accessorio è infatti atrofizzato e il canale nasopalatino è solitamente bloccato.

Il dente del giudizio

Il dente del giudizio è un antico doloroso retaggio del passato. Un tempo serviva all’uomo per mangiare cibi crudi e difficili da masticare. Oggi consumiamo prevalentemente cibi cotti e le dimensioni della nostra bocca si sono ridotte e non c’è più spazio per questi 4 molari.

Il coccige

È la parte finale della colonna vertebrale, costituita da 4 o 6 segmenti ossei fusi insieme. Anche questo è un retaggio del passato, l’antica coda dei nostri antenati primati.

I capezzoli maschili

I capezzoli negli uomini non hanno alcuna funzione. L’unico motivo per il quale anche gli uomini sono dotati dei capezzoli è che si formano quando l’embrione è ancora nell’utero materno, prima che venga determinato il sesso (intorno al terzo mese di gravidanza).

Il tubercolo di Darwin

Solo il 10% della popolazione ce l’ha. Il Tubercolo di Darwin è una piccola sporgenza nodulosa, posta nella parte superiore della cartilagine dell’orecchio, che serviva in passato ai nostri antenati a orientare e a muovere le orecchie. Il residuo di un’articolazione ormai inutilizzata dall’uomo.

La plica semilunare

Osservando i vostri occhi allo specchio potrete individuare una piccola piega di tessuto posto nell’angolo interno dell’occhio. Qui solitamente si accumulano residui di trucco o sporcizia, ma si tratta in realtà di ciò che resta di una terza palpebra, la membrana nittitante, che rettili, uccelli e squali usano per difendersi da aggressioni esterne.

Muscoli erettori del pelo

Sono i muscoli che fanno rizzare i nostri peli, quando abbiamo la pelle d’oca. In passato aiutavano ad alzare la temperatura del corpo creando uno strato termico isolante, che proteggeva la pelle. Un sistema utile quando eravamo coperti da uno strato di pelliccia.

I peli

Quanti soldi spendiamo ogni mese per la ceretta ed eliminare quegli odiosi peli superflui? Un tempo i peli avevano una funzione importantissima, quella di proteggerci dal freddo. Oggi che possiamo contare su maglioni e sistemi di riscaldamento potremmo anche farne a meno.

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