Bonus figli, chi ha diritto all’assegno unico?

di Romina Ferrante


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Negli ultimi tempi si è molto parlato di natalità e di sostegno alle famiglie. Proprio per loro il Governo Draghi ha introdotto dal mese di marzo l’Assegno Unico per i Figli, un sussidio economico per chi ha figli, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni e che amplia la platea dei beneficiari.

L’assegno viene erogato dall’INPS direttamente sui conti correnti delle famiglie italiane (non in busta paga) ed è variabile in base all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e all’età dei figli a carico e non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF.

La misura è compatibile con il bonus asilo nido, con il reddito di cittadinanza e altre misure in denaro a favore di figli a carico erogati da Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano e dagli Enti locali.

Nel nuovo assegno sono inglobate le precedenti misure di sostegno alla natalità: premio nascita o adozione (bonus mamma domani), assegno ai nuclei familiari con almeno 3 figli minorenni, assegni familiari alle famiglie con figli e orfanili, bonus bebè e le detrazioni fiscali fino a 21 anni.

Chi può richiedere il bonus figli?

L’Assegno unico e universale è riservato ai nuclei familiari con:

  • figli minorenni a carico (per i nuovi nati dal settimo mese di gravidanza);
  • figli con disabilità a carico (senza limiti di età);
  • figli maggiorenni a carico (fino al compimento dei 21 anni) che frequentino percorsi di formazione scolastica o professionale o corsi di laurea; che svolgano un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possiedano un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui; che risultino disoccupati e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o che svolgano il servizio civile universale.

Possono beneficiare del bonus anche i cittadini stranieri extra Ue purché in possesso di permesso di soggiorno, permesso di lavoro o di ricerca superiore a sei mesi, domicilio e residenza in Italia da almeno due anni (anche non continuativi) o titolari di contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di almeno sei mesi.

A quanto ammonta l’assegno unico e universale figli?

L’assegno ha un valore che varia da 175 euro (ISEE fino a 15 mila euro) a 50 euro (ISEE pari o superiore a 40 mila euro) al mese per ogni figlio minorenne. Il contributo oscillerà dagli 85 ai 25 euro sulla base dell’ISEE dichiarato dai 18 ai 21 anni.

L’assegno sarà corrisposto dall’INPS ai genitori tramite accredito su conto corrente bancario o postale o bonifico domiciliato (la modalità di pagamento potrà essere indicata in fase di compilazione della richiesta).

Per le istanze presentate dopo il 30 giugno, l’Assegno decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione.

Come presentare domanda?

La domanda per richiedere l’Assegno unico e universale dovrà essere presentata ogni anno a partire dal 1° gennaio 2022 da un genitore, tramite:

  • sito INPS, accedendo con SPID (livello 2), Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS) al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico”;
  • contattando l’Ente previdenziale al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
  • patronati.

Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina INPS dedicata all’Assegno unico e universale per i figli a carico.

LEGGI ANCHE: Bonus patente fino a 2.500 euro: come funziona?

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