Vittorio Sgarbi con Riae, chi la “Suicide Girl”?

di Alice Marchese


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Vittorio Sgarbi ha partecipato all’Etna Comics il Lucca Comics del Sud Italia e in quell’occasione ha avuto modo di incontrare Riae, una delle più famose Suicide Girls d’Italia. Sgarbi ha condiviso una foto che li ritrae insieme sul suo profilo Instagram e come didascalia ha scelto di scrivere: “Tanta roba quest’anno a “Etna Comics”… Ritornerò per la prossima edizione”.

 

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Chi sono le Suicide Girls

La foto di Sgarbi ha riportato l’attenzione su un gruppo di donne, autodefinite Suicide Girls, che nasce nel 2001 su idea di Sean Suhl (Sean) e Selena Mooney (Missy Suicide). Lo scopo del gruppo era, ed è, quello di mostrare le ragazze belle, punk e nude o seminude. Ovviamente esiste un sito delle Suicide Girls, omonimo, dove vengono pubblicate le foto che sono poi raggruppate in numerose categorie come Punk rock, dread, tattoo, cosplay, cute.

I motivi che hanno portato alla creazione di questo “movimento” sono la volontà di riappropriarsi della libertà d’immagine, del fisico e della propria sessualità. Con il termine “suicidio” non si indica il desiderio di farsi del male, tutt’altro, ma la morte di moralismi e perbenismi riguardo alla figura della donna (che dovrebbe rispecchiare l’idea di angelo del focolare).

Vittorio Sgarbi e Riae: chi è

La loro espressione di libertà passa dal tatuarsi il corpo fino al posare nude per foto o calendari, ma attenzione non si tratta di pornografia, o meglio hardcore, e questo Riae lo ha spiegato perfettamente in un’intervista rilasciata a MowMag: “Parte delle fotografie delle Sucide Girls sono soft porn. Quindi con la pornografia non c’è un confine netto, il confine netto c’è con il genere l’hardcore. Perché l’idea di fare sesso davanti a una telecamera, onestamente, non mi mette per nulla a mio agio. Fare nudo non corrisponde a fare pornografia o a essere tenute o obbligate a farlo. Forse però potrei avvicinarmi a quel mondo con un altro ruolo: quello di regista per diciamo porno per donne”.

Riae si racconta senza filtri nella stessa intervista e ripercorre alcuni momenti della sua adolescenza.  ‘Guarda sono come te’. All’epoca, in effetti, avevo i rasta coloratissimi e mi ritrovai d’accordo con mio padre: mi somigliavano. Mi tenni l’articolo e provai ad entrare nelle Suicide Girls qualche anno dopo”. Adesso è una delle suicide girl più famose d’Italia.. Ha quasi 4 milioni e mezzo di follower su Instagram. Inoltre partecipa a numerose convention e posa per molti servizi fotografici.

“Ria è un nome gaelico”

 

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Riae, ovvero Ria Elisabeth Mac Carthy, è metà italiana e metà irlandese. “Mia madre partì dalla Sardegna per andare a imparare l’inglese e tornò con me. Ho vissuto in Irlanda fino ai due anni e il mio nome corretto è Ria Elisabeth. Ria è un nome gaelico dovrebbe significare ‘venuta dalle acque’. Quando ho dovuto scegliere un nome per entrare in ‘Suicide Girls’ semplicemente li ho uniti – fantasia al potere”. È cresciuta In Sardegna, “tra Padru, Olbia e Arzachena”.

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