Luca Argentero: “Sono fortunato, la bellezza mi ha aiutato e l’ho sfruttata quando ho potuto”

di Redazione


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Luca Argentero si racconta al Corriere della Sera, in occasione dell’uscita del suo libro, “Disdici tutti i miei impegni”: “Mi sono divertito a disegnare un personaggio completamente diverso da me”.

Luca Argentero: “Mi osservo, mi critico, mi analizzo”

La vita privata e la carriera, il rapporto con la moglie Cristina Marino e la vita da papà. Luca Argentero, 45 anni, parla di tutto questo sulle pagine del Corriere. “Mi sento un rottame. Ho la testa ormai grigia, la pancia, le rughe”, esordisce nella sua chiacchierata con Roberta Scorranese.

Da poco è diventato papà di Noè Roberto, nato lo scorso 17 febbraio. La prima figlia, Nina Speranza, è nata invece nel 2020. Parlando del suo passato, ammette: “Sono stato un giovane come tanti altri, purtroppo. Oggi che sono un marito, padre di due figli e – credo – un uomo responsabile, sono convinto che tanti che arrivano a quarant’anni possano dirsi dei sopravvissuti. Tra amori facili, sigarette e alcol, ci si sfascia quasi senza accorgersene. Io ho persino smesso di fumare”.

Quando gli viene chiesto che ruolo ha la fortuna nella vita, Luca Argentero non ha dubbi: “Non posso che rispondere che ha un grande peso. Io sono stato e sono un uomo fortunatissimo. Ho recitato in film diretti da registi come Ozpetek, Comencini o Placido senza aver mai studiato recitazione per un solo giorno della mia vita”.

Luca Argentero

Quindi aggiunge: “Ho lavorato in serie di successo come Carabinieri e Doc avendo il privilegio di stare accanto a grandi attori e grandi attrici. Però sono una persona consapevole, me lo riconosco. Mi osservo, mi critico, mi analizzo. E so benissimo che il fatto di essere bello ha aiutato, eccome. Le dirò di più: ho sfruttato la bellezza quando ho potuto”.

A proposito della carriera, tutto è iniziato dalla Casa televisiva del Grande Fratello: “Quella è una parentesi che quasi non ricordo nemmeno io? Sono passati tanti anni, lo feci per soldi. Calcolai che se avessi vinto la cifra in palio avrei potuto riposarmi un poco e decidere che cosa fare del mio futuro, visto che mi ero appena laureato”, ammette Luca Argentero.

“Ho scritto il libro perché mi piacerebbe lavorare intensamente ancora per qualche anno, guadagnare abbastanza per vivere bene e far vivere bene la mia famiglia e poi vorrei andare in pensione a 55 anni. Viaggiare con mia moglie, riposarmi, leggere e scrivere libri e sceneggiature. Ogni tanto, poi, fare un film che mi piace ma solo per il gusto di farlo. Non ha senso andare in pensione tardi“, aggiunge.

L’intervista si chiude con alcune riflessioni sul tempo che passa: “Io sono ossessionato dal tempo“, conclude Argentero, “Ecco perché Cristina è importante nella mia vita. Lei conosce questo lato del mio carattere e lo rispetta, prova a darmi tempo ogni volta che può”.

Dalla stessa categoria

Correlati Categoria