Non solo cucina tra gli amori di Alessandro Borghese: sapevate che è un appassionato d’arte?

di Redazione


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Non tutti lo sanno, ma  Alessandro Borghese è un grande appassionato di arte. Nei suoi ristoranti di Milano e Venezia, infatti, ci sono due stanze dedicate alle opere che colleziona. In una recente intervista, il mitico chef Ale ha rivelato i dettagli di questo suo grande interesse.

Alessandro Borghese tra cucina e arte

Nei ristoranti di Alessandro Borghese “AB – Il lusso della semplicità” di Milano e Venezia, arte e cucina si incontrano. C’è spazio, infatti, anche per opere permanenti, selezionate nel corso degli anni, ma anche per talenti emergenti e artisti affermati, in esposizioni temporanee.

L’amore per l’arte, racconta Borghese su Artribune.com, è nato sin da giovanissimo: “Una delle materie in cui ero più ferrato era proprio l’arte. Mi considero un amante del bello. Da ragazzo mi sono sempre piaciuti l’estetica, le forme, le dimensioni, l’equilibrio, i colori, l’armonia, poi, con il tempo, quando si matura, si affinano i gusti. Successivamente l’incontro con mia moglie – a sua volta amante dell’arte – è stato rivelatore”.

Quindi aggiunge, sempre in relazione alla passione per l’arte condivisa con la moglie, Wilma Oliverio, e la famiglia: “Ci piace andare a vedere le mostre, gli artisti emergenti, conoscere il nuovo. Interessante per me è anche capire dove sta andando l’arte e quale direzione prende. La passione è cresciuta così tanto nel tempo da decidere di inserirla nei nostri ristoranti, accogliendo mostre, esposizioni, anticipate da vernissage dedicati“.

Alessandro Borghese

Alessandro Borghese

Nel ristorante di Milano, ad esempio, c’è la “Frida Room“, a Venezia la stanza “Veronica Franco”: “Questo amore – precisa Alessandro Borghese – lo abbiamo tramandato anche alle nostre figlie: sono ancora piccoline, ma siamo desiderosi che si avvicinino presto al bello“.

Impossibile, dunque, non citare un parallelismo tra cucina e arte: “In realtà – sottolinea chef Ale – non considero la cucina arte, ma artigianato. Io sono un artigiano e non un artista. Il piatto va mangiato subito. Diciamo che, se vogliamo parafrasare, possiamo definirla ”arte istantanea'”.

“Per l’arte vera ci vuole tempo, io vivo di botte adrenaliniche, quotidiane e in rapida sequenza. Resto in attesa dello sguardo del cliente, il piatto torna vuoto e il godimento è veloce, in continua evoluzione. L’arte, che sia pittorica o scultorea, è un’altra visione, duratura nel tempo e nello spazio”, aggiunge.

La grande passione per l’arte, tuttavia, non ruba la scena ai più importanti grandi amori di Alessandro Borghese: “La mia famiglia al primo posto e, da persona molto fisica, materica e pratica, direi che sono follemente innamorato della mia cucina, è qualcosa che mi riempie di soddisfazione (…). Direi che potrei fondere i miei due mondi, gastronomico e televisivo, che mi diverte tantissimo, e riservare loro un posto speciale sul mio podio. Ho davvero tante passioni, come la musica, i motori, gli orologi, ma è impossibile non menzionare i vini, rigorosamente bianchi d’estate, rossi d’inverno… e bollicine tutto l’anno!”.

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